Richiesta una rettifica ad integrazione.
La Regione Toscana ha pubblicato, sul BURT n° 11/2019 – parte III, il “Bando per la concessione di contributi alle imprese di informazione ai sensi della legge regionale 34/2013”, approvato con decreto dirigenziale n. 3082 del 4 marzo scorso.
Le domande in formato digitale possono essere redatte e inviate, a partire dal 12 aprile 2019 e fino al 22 maggio 2019.
Destinatarie dei contributi, le imprese editoriali che si qualifichino come Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) e possiedano testate giornalistiche a carattere locale, compresi i quotidiani e periodici con diffusione online e la stampa periodica regionale non veicolata da quotidiani a diffusione nazionale.
Tra i requisiti di accesso è doverosamente prevista l’applicazione ai dipendenti giornalisti dei contratti di settore, sottoscritti con la FNSI.
Il problema è sorto perché nel recente Bando in oggetto, destinato appunto alla concessione di contributi alle imprese di informazione locale, non si fa alcuna menzione del Contratto Nazionale di lavoro USPI-FNSI, firmato il 1° giugno 2018.
Anzi, nel Bando, al punto 5.4 (Costruzione graduatoria) viene più volte specificato che: “Per contratto giornalistico si intendono le varie tipologie di contratto Fnsi-Fieg, Fnsi-Aeranti Corallo, Rft”.
Questo ha suscitato la repentina protesta dell’USPI, che ha inviato una lettera ai responsabili della Regione Toscana, con la richiesta di rettifica ad integrazione del Bando (prima dell’avvio delle domande di concessione dei contributi), che riconosca e ricomprenda il Contratto Nazionale di lavoro giornalistico USPI-FNSI tra le tipologie di Contratti giornalistici previsti nella normativa regionale.
“Non includere, tra i Contratti di lavoro giornalistico, il CCNL USPI-FNSI – si legge tra l’altro nella lettera inviata – è una vera discriminazione nei confronti di aziende e giornalisti che applicano con piena validità tale contratto, stipulato dalla nostra Unione (la maggiore Associazione di categoria dei piccoli e medi editori di periodici cartacei, elettronici e web) e il sindacato unico dei giornalisti”.