Convocati per tale data gli Stati Generali dell’Informazione con l’obiettivo di arrivare ad inizio autunno con i testi dei disegni di legge da depositare in Parlamento.
Il sottosegretario con delega all’editoria, Vito Crimi, ha annunciato, tramite un comunicato ANSA ripreso in un articolo, del 17 marzo scorso, da Michele Cassano su sito Giornalistitalia.it, che dal 25 marzo partiranno gli “Stati Generali dell’editoria”, con un evento al quale sarà presente anche il premier Giuseppe Conte.
«Oggi possiamo dire che gli Stati Generali si faranno. – ha detto il sottosegretario – Se ne parla da anni ed ora è realtà: riuscire a mettere intorno a un tavolo tutto il mondo dell’editoria deve essere vista come un’opportunità per tutti i soggetti coinvolti e soprattutto per i cittadini che hanno il diritto di essere informati correttamente».
Il compito affidato agli Stati Generali sarà quello di affrontare tutti i nodi irrisolti “senza preconcetti”.
«Si andrà avanti – ha assicurato Crimi – con una cadenza ben determinata. È un processo che durerà alcuni mesi. Immaginiamo una fase di consultazioni fino a giugno-luglio, per arrivare a settembre con i disegni di legge da depositare».
Saranno cinque le aree tematiche su cui focalizzare i lavori preparatori.
– l’informazione primaria fornita dalle agenzie di stampa;
– il ruolo del giornalista, tra regole deontologiche e contratti di lavoro;
– il ruolo dell’editore, dagli assetti societari al diritto d’autore;
– il mercato, dalla innovazione alla concorrenza;
– i cittadini con il loro diritto ad essere informati.
«Vogliamo coinvolgere la più ampia base possibile, – ha sottolineato Crimi – con un occhio di riguardo ai soggetti istituzionali, come ad esempio l’Ordine dei giornalisti, la Fnsi e le organizzazioni sindacali degli altri lavoratori interessati».
Una prima parte della consultazione si svolgerà online e coinvolgerà anche i cittadini, che potranno fare proposte dirette. Una seconda parte, più istituzionale comporterà confronti diretti ai quali prenderanno parte le associazioni di categoria e le istituzioni coinvolte. A fare la sintesi sarà il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria con l’obiettivo di arrivare a uno o più disegni di legge.
«Abbiamo la nostra visione politica e ci sarà un elemento di indirizzo, – ha precisato il sottosegretario – ma partiamo senza preconcetti con l’obiettivo di trovare soluzioni che aiutino tutto il sistema ad evolvere nel mercato nella maniera migliore per tutti. Il legislatore non può e non deve sostituirsi al mercato».
Come evento di apertura è prevista una Tavola rotonda moderata dal Capo Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, Ferruccio Sepe, alla quale prenderanno parte i presidenti di Federazione Italiana Editori Giornali, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Ordine dei Giornalisti, Unione Stampa Periodica Italiana, Associazione Nazionale Stampa Online, Utenti Pubblicità Associati.
«I pubblicitari – ha spiegato il sottosegretario Vito Crimi – sono i principali finanziatori del sistema. Il loro punto di vista va preso in considerazione».
(Foto in alto: Vito Crimi e Giuseppe Conte, da www.fnsi.it)