L’Ordine dei Giornalisti (OdG) e il Ministero della Giustizia si stanno preparando ad un dialogo sulla riforma della professione giornalistica.
La notizia arriva dopo ripetute richieste da parte dell’Ordine e potrebbe significare un cambiamento in tempi brevi.
L’interlocuzione
Il dialogo, costituito da una serie di incontri, ha lo scopo di individuare un percorso che possa condurre ad una modifica legislativa dei canali di accesso alla professione.
In virtù di tali sviluppi, l’entrata in vigore dei nuovi criteri interpretativi dell’articolo 34 è stata posticipata di tre mesi su richiesta del Ministero.
Le precedenti proposte
Non è la prima volta che l’OdG propone una riforma in tal senso. In più occasioni, il presidente del Cnog, Carlo Bartoli, aveva espresso la necessità di nuovi canali di accesso e di rinnovare il sistema giornalistico.
Lo stesso Cnog a novembre aveva approvato la delibera, poi bocciata, che avrebbe permesso l’avvio del praticantato anche in assenza di un direttore responsabile.
La proposta ha trovato, recentemente, anche il sostegno del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Difatti, la conferenza stampa di fine anno organizzata dall’OdG, ha visto protagonista Bartoli, che ha nuovamente sottolineato la necessità di riforme, e il premier.
In questa occasione Meloni ha sottolineato la propria apertura ai progetti di riforma a lungo inascoltati, definendosi “assolutamente disponibile a lavorare insieme”.
Articolo di C.C.