Grave errore redazionale, il dubbio: «Copie al macero o scuse ai lettori?»

La vera storia del libro “Dell’andare in montagna e altre amabili ascensioni” della casa editrice Ediciclo.

Colpa dell’aumento del costo della carta

Abbiamo già denunciato e rimarcato i problemi connessi agli aumenti del costo della carta e dell’energia elettrica, per tutta la filiera editoriale.

Negli ultimi mesi, la domanda di carta nel mondo è molto aumentata. Così come sono aumentati sia il costo della cellulosa – la materia prima di cui è fatta la carta costa il 70 per cento in più rispetto alla fine del 2020 – sia i tempi di consegna dei rifornimenti.

Si rischiano una minore offerta di libri e riviste, ritardi nelle consegne, possibili aumenti dei prezzi per il pubblico dei lettori e impossibilità di eventuali ristampe (a meno di affrontare costi impossibili).

Cosa è successo alla Casa editrice Ediciclo

Fatte le dovute premesse, passiamo a quanto successo veramente alla casa editrice Ediciclo con la pubblicazione di “Dell’andare in montagna e altre amabili ascensioni. Antologia per escursionisti e sognatori”(curata da Francesca Cosi e Alessandra Repossi, con la prefazione di Linda Cottino e con le illustrazioni di Giulia Neri).

La vicenda è narrata proprio sul blog della casa editrice.

I fatti si riferiscono al dicembre scorso. Il libro doveva essere la strenna natalizia del marchio ma, per un errore redazionale, la pubblicazione dell’antologia viene bloccata.

Un grave errore redazionale

La distribuzione della Antologia, ancora fresca di stampa, viene stoppata dopo che la redazione si è accorta di un errore. In calce alla prefazione della giornalista Linda Cottino era rimasto un brano della prefazione della precedente antologia, quella dedicata alla bicicletta e a firma di Marco Pastonesi. 

“Nooooo!!!! E adesso che fare???

«Ripresi dallo shock abbiamo iniziato a fare tutte le telefonate del caso: le curatrici, l’autrice della prefazione, l’illustratrice, la rete promozionale, la distribuzione, blocchiamo tutto! Addio strenna natalizia. E ora cosa facciamo?», racconta la redazione sul blog.

“Lo ristampiamo? Lo mandiamo al macero? Lo teniamo così?”

Nei giorni successivi la povera antologia giaceva sul tavolo della sala riunioni, frutto solo di qualche occhiata furtiva ogni tanto. «Forse avevamo bisogno di farla decantare, nel senso enologico del termine.  Lo ristampiamo? Lo mandiamo al macero? Lo teniamo così?», si domandano i titolari della  casa editrice.

Una offesa al pianeta sprecare così tanta carta

«Dopo tanto discutere in redazione – ricorda il blog –  abbiamo deciso che non sarebbe stato giusto nei confronti del pianeta sprecare 850 kg di preziosa carta, dato che tanta ne era servita per questa prima edizione».

Volume ‘unico’ nel suo essere ‘imperfetto’

Così, dopo aver consultato alcuni addetti ai lavori e aver ascoltato le loro preziose opinioni, i responsabili della edizione dell’Antologia decidono che il volume sarebbe stato comunque distribuito così com’è. “Unico nel suo essere imperfetto”

L’aggiunta di un ‘bollone removibile’ di spiegazione

Ediciclo, però, non ha voluto tener nascosta la vicenda ai lettori ed ha optato per l’aggiunta di un bollone removibile giallo in copertina che spiega in modo molto diretto al lettore l’accaduto. Ecco cosa dice:

“Ops! Cari lettori vi dobbiamo delle scuse”

«Ops! Cari lettori vi dobbiamo delle scuse. Come tutti i nostri libri anche questo è stato seguito e coccolato, eppure ci è sfuggito un errore. In calce alla prefazione abbiamo lasciato un brano della precedente antologia sulla bicicletta. Avremmo potuto ristamparlo, ma così avremmo sprecato 850 kg di carta. Vi ringraziamo per la comprensione e vi auguriamo buona lettura!».

«Che ne dite?  – conclude l’editrice Ediciclo sul proprio blog – Noi confidiamo che possiate comprendere le nostre ragioni e aiutarci a far conoscere a quante più persone questa storia nella storia».

«D’altronde come disse il compositore inglese John Powell, ‘L’unico vero errore è quello da cui non impariamo nulla’. Vi auguriamo di iniziare l’anno nuovo con tante belle letture e una buona dose di autoironia».

(Le foto sono tratte dal blog della casa editrice)