Dopo Apple anche Google introduce nuove funzioni privacy che permetteranno agli utenti di avere più controllo sui propri dati e sui propri movimenti in rete.
Infatti, il colosso di Mountain View, nella sua Conferenza degli sviluppatori, ha annunciato che queste nuove funzionalità arriveranno con l’aggiornamento Android 12, presente su 3 miliardi di dispositvi nel mondo.
Questa iniziativa di Google (sulle orme di quella di Apple) mostra come le big tech abbiano compreso di dover adeguarsi alle richieste degli utenti, quantomeno in fatto di privacy. Tutto questo cambierà profondamente l’esperienza d’uso dei servizi digitali, ma soprattutto la profilazione a fini pubblicitari.
Le nuove funzionalità privacy
Tra le novità di Google ci sarà un pannello di controllo in cui gli utenti vedranno quando le app scaricate sul loro smartphone accedono alla posizione della loro videocamera, microfono o dispositivo. Sarà introdotta anche una funzione di “cancellazione rapida” degli ultimi 15 minuti della cronologia delle ricerche con un tocco dal menu del proprio account Google e un pulsante che avviserà ogni volta che una password potrebbe essere stata compromessa, con la possibilità di cambiarla velocemente.
“Non vendiamo le vostre informazioni personali a nessuno, né usiamo informazioni sensibili per gli annunci”, sottolinea Jen Fitzpatrick, vicepresidente senior di Google Maps.
Il precedente di Apple
Già la funzionalità App Tracking Transparency (ATT) di iOS 14.5 era stata accusata di danneggiare gli sviluppatori di terze parti, facendo di fatto storcere il naso a Facebook ma anche a aziende editoriali e pubblicitarie. Infatti, l’ATT permette agli utenti di non dare il consenso alle app di tracciare i propri dati per scopi pubblicitari. Secondo un recente sondaggio, dopo il rilascio di questa funzione, solo 1 utente su 10 ha accettato di farsi tracciare. A dimostrazione che il vento sta cambiando e le grandi aziende tecnologiche devono adeguarsi alle richieste degli utenti.
Sviluppo dell’Intelligenza Artificiale
Nello stesso evento, Google ha iniziato a spiegare anche una serie di novità che riguarderanno lo sviluppo dell’IA sul motore di ricerca e sui servizi associati.
L’azienda di Mountain View sta infatti lavorando su un sistema di apprendimento dei linguaggi che si chiama LaMDA (Language Model for Dialogue Applications) e che consentirà, grazie al machine learning, di interloquire con l’assistente vocale e con il sistema di ricerca nel modo più colloquiale possibile, con più sfumature, esattamente come se stessimo parlando con una persona reale.
Google prepara anche un potenziamento del motore di ricerca. Grazie all’IA sarà velocizzato da una tecnologia che si chiama Mum (Multitask Unified Model) e che comprenderà meglio le domande più complesse degli utenti consentendo di velocizzare le ricerche. Mum viene addestrato in 75 lingue diverse ed è multimodale, quindi comprende le informazioni attraverso testo e immagini e si estenderà anche potrà estendersi più modalità come video e audio.