Dopo un anno chiuso a -11% rispetto al 2019, era ovvio che il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia non avrebbe ricominciato sin da subito a mostrare segni importanti di ripresa. Infatti, il 2021 inizia con un segno negativo: -4,3% rispetto a gennaio 2020.
Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento del mese di gennaio 2021 risulta -10%.
“Stante la situazione legata alla gestione della pandemia e il confronto con i primi due mesi dello scorso anno in fase di crescita, – ha dichiarato Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen – è normale una partenza in sordina. Tutto però fa pensare ad una consolidata ripresa a partire dalla primavera”, quando i dati del 2020 avevano segnato picchi negativi importanti.
Guardando singolarmente ai vari mezzi, risultano essere tutti in calo, ma la TV registra un andamento migliore del mercato e chiude il mese con un -2,8%. La stampa prosegue con il trend negativo degli ultimi anni: i quotidiani a -14,9% e i periodici a -34,4%. Prosegue, invece, la crescita dell’universo della web advertising, con un incremento del +6,2% rispetto a gennaio 2020, che si riduce al +0,6% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet.
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 11 in crescita, con un apporto di circa 21 milioni di euro. Si evidenziano le migliori performance di Distribuzione (+36.5%), telecomunicazioni (+14.9%) e gestione casa (+25.8%).