Il Consiglio regionale ha varato una legge per far ripartire le attività produttive marchigiane, il lavoro ed il welfare.
Dopo l’entrata in vigore, venerdì 5 giugno, della Legge regionale n. 20/2020, recante“Misure straordinarie ed urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da Covid 19 per la ripartenza delle Marche”, la settimana che sta per cominciare sarà decisiva per la messa in atto delle prime fasi della manovra da 210 milioni che prevede contributi a fondo perduto per le famiglie, i lavoratori, i professionisti e le imprese nei settori di commercio e ristorazione, artigianato, acquacoltura e pesca, aziende editoriali dell’informazione, turismo, terzo settore, sanità, sociale, istruzione e sport.
Così il Presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha anticipato uno dei punti chiave della manovra:
“La nostra attenzione per l’editoria locale in questi anni di governo regionale è sempre stata molto alta, consapevoli dell’importanza che riveste un’informazione libera e corretta in tempi cui le fake news rischiano di ingenerare nell’opinione pubblica grande confusione e deliberata disinformazione. Per questo, nell’ambito della manovra economica da 201 milioni di euro, abbiamo deciso di inserire misure ad hoc a sostegno di quelle realtà imprenditoriali del settore che da sempre portano avanti la propria attività, nel rispetto dei contratti di lavoro che rischiano di essere messi in discussione e di aggravare una crisi già molto pesante per l’intero settore editoriale privato”.
“A partire dall’inizio dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 che ha colpito così duramente la nostra regione, – ha ricordato il Presidente – le emittenti radio-televisive marchigiane, la carta stampata e l’editoria web hanno svolto un prezioso e capillare servizio di informazione rivolto ai cittadini, provvedendo a divulgare tutte le notizie utili e ad aggiornare costantemente sull’evoluzione della pandemia nel nostro territorio e sulle disposizioni adottate a livello nazionale e regionale”.
Queste attività informative locali, ha confermato Ceriscioli, stanno subendo le conseguenze della crisi economica a causa di una notevole riduzione delle entrate derivanti dagli investimenti pubblicitari e dai servizi sugli eventi pubblici, che rappresentano la loro maggior voce di sostentamento, a causa del minor interesse delle aziende ad investire su questo aspetto della loro attività
“E’ quindi necessario – ha sostenuto il vice Presidente del Consiglio regionale Renato Claudio Minardi – sostenere le emittenti radio-televisive, la carta stampata e l’editoria web marchigiane in questa difficile fase economica come riconoscimento per il servizio pubblico svolto a favore della comunità”.