Twitter si scaglia contro le fake news che collegano la diffusione del Covid alla nuova tecnologia 5G

Altra stretta di Twitter sui post che diffondono fake news e disinformazione online.
Il social dell’uccellino questa volta decide di troncare definitivamente tutti i tweet che cercano di diffondere teorie cospirazioniste che in qualche modo collegano la diffusione dell’epidemia alle torri delle reti 5G, il nuovo sistema di telefonia mobile in fase di sviluppo in buona parte del mondo per offrire connessioni più veloci e altri servizi innovativi tramite la rete cellulare. Questa teoria totalmente smentita dagli scienziati e dagli esperti delle telecomunicazioni, circola in rete dall’inizio della pandemia -i primi post in tema sono iniziati a circolare negli Stati Uniti su Facebook alla fine di gennaio, quando l’epidemia riguardava la Cina, e poi seguendo diffusione del contagio, sono diventati presenti in molti altri paesi-, e si basa sulle numerose teorie sul 5G e i suoi presunti effetti sulla salute, alimentate già dal lancio di questa nuova tecnologia e dalla fase di sperimentazione avviata già lo scorso anno. La teoria complottista principale, sostiene che il 5G possa ridurre le difese del sistema immunitario, rendendo quindi più a rischio al contagio da Covid-19 le persone esposte alle onde radio dei ripetitori.

Twitter, quindi, ha comunicato di aver aggiornato le linee guida contro “affermazioni non verificate che incitano le persone a compiere attività pericolose e che potrebbero portare al danneggiamento e alla distruzione di infrastrutture critiche 5G, o a panico diffuso, agitazioni sociali e disordini su vasta scala”.

Ovviamente le nuove norme fanno parte della grande campagna anti fake news che tutti i social portano avanti da svariate settimane, per eliminare dal web tutta la disinformazione che smentisce le raccomandazioni delle autorità e delle istituzioni sanitarie. Quindi via anche i tweet che descrivono misure protettive e trattamenti inefficaci e tutti quelli che negano fatti scientifici accertati sulla trasmissione del virus, che sostengono teorie complottiste e propongono metodi non scientifici di auto-diagnosi.