Come l’attuale governo giallorosso vuole affrontare e risolvere i problemi del comparto editoriale: il “servizio universale” e i rimborsi al fornitore del servizio.
Cerchiamo di capire il presente e il futuro dell’editoria prefigurati dal governo Conte-2, tramite le linee guida dell’impegno istituzionale e politico dell’Esecutivo tracciate da Andrea Martella, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’editoria, nella Audizione informale svolta presso la Commissione Cultura della Camera dei Deputati.
Per titolare questa serie di otto articoli che verranno man mano proposti, abbiamo preso in prestito l’intestazione di un romanzo di Peter Høeg (“Il senso di Smilla per la neve”), da cui è stato tratto l’omonimo e famoso film del 1997 di Bille August, con Julia Ormond.
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In questa settima parte, Martella esamina il tema della spedizione postale dei prodotti editoriali e delle tariffe agevolate specifiche quale forma di sostegno pubblico per il settore:
7. L’universalità del Servizio di spedizione postale e agevolazioni tariffarie (con i dati di Poste Italiane SpA)
Il valore delle agevolazioni praticate dalle Poste Italiane, come fornitore del servizio universale, sono state pari a circa 42 milioni di euro nel 2017, circa 62 milioni di euro nel 2018 e circa 39 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019, a fronte di volumi di invii pari a circa 300 milioni di pezzi l’anno.
Nel 2018, hanno beneficiato delle agevolazioni postali circa 2.000 editori e soggetti no profit, soprattutto di piccole dimensioni: l’80% dei beneficiari (circa 1.600) ha goduto di agevolazioni annue di importo non superiore a 10.000 euro. Il contributo statale alla distribuzione delle pubblicazioni è risultato, nello stesso anno, pari a circa 20 centesimi di euro per ciascun invio.
Un altro importante presidio a garanzia del pluralismo dell’informazione è costituito dalla possibilità per tutti i cittadini, ovunque residenti nel nostro Paese, di ricevere le pubblicazioni editoriali direttamente al proprio domicilio.
In Italia, le stesse caratteristiche strutturali e congiunturali del nostro territorio, rendono indispensabile il supporto pubblico alla diffusione delle pubblicazioni editoriali. Si registra, infatti, la concorrenza di più fattori sfavorevoli: il basso livello di urbanizzazione e l’elevata incidenza di territori montani; la rilevante incidenza della popolazione “anziana” sul totale; la minore propensione, rispetto ad altri Paesi, all’utilizzo delle tecnologie digitali (il cd “digital divide”); un forte radicamento territoriale del tessuto editoriale, con migliaia di pubblicazioni locali; la progressiva chiusura delle edicole nelle aree periferiche e rurali.
7.1 L’universalità del servizio e le agevolazioni tariffarie
Per queste ragioni, l’universalità del servizio di spedizione postale e il riconoscimento in alcuni casi di forme di agevolazioni tariffarie sono e devono rimanere parte integrante del sistema di sostegno pubblico all’editoria.
Comprese tra le misure di sostegno indiretto, le agevolazioni tariffarie per le spedizioni dei prodotti editoriali sono previste dalla legge già da quindici anni.
Le esperienze di altri Paesi europei confermano l’importanza delle agevolazioni postali editoriali.
7.2 In Europa
Da un recente studio comparato del Dipartimento per l’informazione e l’editoria (DIE) sugli strumenti di supporto al sistema editoriale in Europa emerge, infatti, che la maggior parte dei Paesi garantisce tariffe postali agevolate per gli invii editoriali.
7.3 In Italia
Nel nostro ordinamento l’agevolazione è circoscritta a determinate categorie di imprese editoriali ed enti senza scopo di lucro (DL 353/2003 conv. in L. 46/2004), che possano beneficiare di tariffe postali agevolate per la consegna delle proprie pubblicazioni su tutto il territorio nazionale.
In particolare, la legge prevede che le tariffe agevolate siano praticate dal fornitore del Servizio postale universale (Poste Italiane S.p.A.) a tutti gli aventi diritto e che, successivamente, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DIE) provveda al rimborso all’operatore postale della differenza tra le tariffe agevolate e le corrispondenti tariffe base del servizio postale universale.
Il meccanismo di compensazione – vigente per i primi anni senza la clausola del “tetto di spesa”, e sospeso nel 2010 per problemi di copertura finanziaria dei relativi oneri, che ammontavano a circa 250 milioni di euro all’anno – è stato riattivato dal 1° gennaio 2017, con una disposizione che ha rifinanziato l’agevolazione per un triennio, con uno stanziamento pari a 60 milioni di euro in ragione d’anno, stanziamento che costituisce “tetto di spesa”.
La limitazione della validità della norma al triennio 2016 – 2019 era stata disposta per ragioni di compatibilità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato, al fine di verificare se sussistesse l’esigenza di una procedura competitiva per l’assegnazione del servizio.
7.4 Decisione della Commissione europea SA.48492 del 22 luglio 2019
È utile segnalare in questa sede che la stessa Commissione europea, alla quale era stato sottoposto il giudizio, con l’importante Decisione CE del 22 luglio 2019, che sarà pubblicata nel Registro degli aiuti di Stato con il numero SA.48492, ha riconosciuto la compatibilità europea delle compensazioni liquidate a Poste Italiane a fronte delle agevolazioni tariffarie praticate, in quanto espressione di un Servizio di interesse economico generale (SIEG).
La Commissione ha riconosciuto, in particolare, come il SIEG tuteli e promuova la pluralità dei media e la diversità di opinioni a fronte di un contributo statale inferiore al costo sostenuto dal fornitore del servizio postale.
La rilevanza economica delle agevolazioni tariffarie postali per il settore editoriale è attestata dalle informazioni quantitative che Poste Italiane trasmette periodicamente al Dipartimento per l’informazione e l’editoria.
7.5 I dati comunicati da Poste Italiane SpA
Dai dati resi dal gestore del “servizio universale” emerge che il valore delle agevolazioni praticate dalle Poste Italiane, come fornitore del servizio universale, sono state pari a circa 42 milioni di euro nel 2017, circa 62 milioni di euro nel 2018 e circa 39 milioni di euro nei primi nove mesi del 2019, a fronte di volumi di invii pari a circa 300 milioni di pezzi l’anno.
Hanno beneficiato delle agevolazioni postali, nel 2018, circa 2.000 editori e soggetti no profit, soprattutto di piccole dimensioni: l’80% dei beneficiari (circa 1.600) ha goduto di agevolazioni annue di importo non superiore a 10.000 euro. Mentre il contributo statale alla distribuzione delle pubblicazioni è risultato, nello stesso anno, pari a circa 20 centesimi di euro per ciascun invio.
Naturalmente, l’efficacia del sistema agevolativo è supportata dalle positive sinergie con il SIEG relativo alla fornitura del servizio postale universale, di cui è titolare sempre Poste Italiane, che riesce a garantire la capillarità e l’omogeneità del servizio su tutto il territorio nazionale.
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Per completezza di informazione, pubblichiamo di seguito il Comunicato stampa della Commissione europea del 22 luglio 2019:
Comunicato stampa della Commissione europea
Bruxelles, 22 luglio 2019
Aiuti di Stato: La Commissione approva la compensazione di 171,7 milioni di € concessa a Poste Italiane per la distribuzione della stampa a tariffe ridotte
La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme UE in materia di aiuti di Stato, una compensazione di servizio pubblico di 171,74 milioni di € concessa dall’Italia a Poste italiane per la distribuzione, a tariffe ridotte, della stampa e delle pubblicazioni di editori e di organizzazioni senza scopo di lucro nel periodo 2017-2019.
L’Italia ha affidato a Poste Italiane l’obbligo di fornire tale servizio di interesse economico generale, che mira a preservare e promuovere la pluralità dei media e la diversità di opinioni, applicando a editori e giornali tariffe ridotte per la distribuzione di determinate categorie di prodotti editoriali.
La Commissione ha valutato la misura ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato relative alla compensazione degli obblighi di servizio pubblico. Queste norme consentono agli Stati membri, nel rispetto di determinate condizioni, di erogare compensazioni alle imprese incaricate di obblighi di servizio pubblico per i costi supplementari derivanti dalla fornitura di tale servizio.
La Commissione ha rilevato che il livello della compensazione non superava l’importo necessario per coprire il costo netto sostenuto da Poste Italiane per la prestazione del servizio. Di conseguenza, ha concluso che tale misura risulta proporzionata e non determina alcuna sovra-compensazione.
Inoltre, nel 2018 le autorità italiane hanno effettuato una consultazione pubblica per verificare se la protezione della distribuzione dei materiali editoriali in questione fosse percepita come un interesse pubblico. La consultazione ha confermato l’importanza attribuita dagli utenti al servizio di interesse economico generale consistente nell’offerta di tariffe ridotte a editori e organizzazioni senza scopo di lucro.
La Commissione ha concluso che la misura italiana è compatibile con le norme UE in materia di aiuti di Stato, in quanto promuove un servizio di interesse economico generale e la pluralità dei media, senza falsare indebitamente la concorrenza.
Contesto
Poste Italiane, che è il principale prestatore di servizi postali in Italia, è stato designato già nel 1999 come prestatore di servizio postale universale per l’intero territorio italiano.
Una volta risolte tutte le questioni di riservatezza, la versione non riservata della decisione sarà pubblicata sul sito web della DG Concorrenza, nel Registro degli aiuti di Stato con il numero SA.48492. Le nuove decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate su internet e nella Gazzetta ufficiale dell’UE sono elencate nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato (State Aid Weekly e-News).