Non c’è tregua per Twitter, dopo essere stato accusato da un ex dipendente per delle gravi falle nella sicurezza, deve tornare a confrontarsi con Elon Musk.
Infatti, il CEO di Tesla è tornato all’attacco, chiedendo che nel processo compaia anche Jack Dorsey, ex amministratore delegato della società che cinguetta.
Lo scopo è quello di dimostrare la presenza di un numero eccessivo di account falsi o bot all’interno della piattaforma. Motivo per il quale, Musk avrebbe disatteso l’accordo d’acquisizione della social, firmato ad aprile scorso.
La citazione si va ad aggiungere a quelle già depositate in Tribunale. Nelle precedenti, il miliardario ha richiesto la presenza di Kayvon Beykpour e Brice Falck, ex manager del prodotto. Oltre a quelle di Integral Ad Science e DoubleVerify, specialisti del digital advertising.
La vicenda
In particolare, Dorsey ha ricevuto un’ingiunzione a fornire tutta una serie di file ai legali di Musk, inclusi “documenti e comunicazioni riferiti o relativi all’impatto e all’effetto degli account falsi nelle operazioni aziendali di Twitter”.
Dovrà essere corrisposta, inoltre, qualsiasi comunicazione relativa all’accordo di acquisizione, nonché qualsiasi informazione sugli account falsi o il calcolo degli utenti attivi.
Prima di dimettersi, il manager aveva sostenuto l’offerta di acquisto di Musk, col quale concordava sulla necessità di rendere l’algoritmo del social più trasparente.
Dorsey ha anche dichiarato di sostenere la tesi di Musk secondo la quale la piattaforma dovrebbe fare più leva sulle quote di abbonamento e sui servizi innovativi, invece che sulla pubblicità.