ROMA (ITALPRESS) – Lo sport americano prende una posizione forte sul tema del razzismo in una notte che resterà nella storia. La protesta dei Milwaukee Bucks, che hanno deciso di non scendere in campo contro Orlando in gara 5 dei quarti play-off Nba in segno di protesta per il ferimento del 29enne di colore Jacob Blake, ha scatenato un effetto domino. Gli altri due match in programma, tra Rockets e City Thunder e tra Lakers e Trail Blazers, sono state rinviate, così come il campionato WNBA. Le giocatrici, impegnate nella fase conclusiva nella bolla di Bradenton, si sono radunate al centro del campo in ginocchio. Le ragazze delle Washington Mystics hanno inoltre indossato magliette con sette fori nella schiena, come i colpi di pistola che hanno raggiunto Jacob Blake, e una singola lettera per comporre il nome del ragazzo afroamericano aggredito e colpito dagli agenti. Ma i campioni del basket non sono rimasti isolati nella protesta. L’ex numero uno del tennis mondiale Naomi Osaka ha di fatto bloccato il torneo di New York: “Guardare le continue violenze sulle persone di colore da parte della polizia onestamente mi fa rivoltare lo stomaco. Sono onestamente stanca”. Una posizione sposata da Usta, Atp e Wta, che hanno deciso di sospendere per un giorno le partite. E lo stesso è avvenuto per i campionati di baseball e calcio. Intanto in Nba la discussione sulle misure da adottare è cominciata: secondo “The Athletic”, Lakers e Clippers vorrebbero uno stop definitivo della stagione. LeBron James, in particolare, ha chiesto segnali forti da parte dei proprietari delle franchigie sul tema del razzismo. In attesa di trovare un possibile accordo, le partite in programma oggi dovrebbero essere rinviate.
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