Web e Innovazione

Patto tra Facebook, Google, TikTok, e Twitter contro gli abusi online sulle donne

I quattro giganti del web si sono impegnati a rivedere i loro sistemi di moderazione e segnalazione online per affrontare gli abusi alle donne sulle loro piattaforme.

L’annuncio è arrivato durante il Generation Equality Forum di Parigi 2021. 

I dati sugli abusi online

Secondo un recente studio dell’Economist Intelligence Unit, nel mondo il 38% delle donne ha subito abusi online. La percentuale sale al 45% per la Generazione Z e i Millennial, cioè le più giovani e le più connesse. Per le donne di colore e quelle della comunità LGBTQ+ l’abuso è spesso peggiore.

Il patto tra i 4 social media

Per tale motivo, Facebook, Google, TikTok, e Twitter si sono impegnati per affrontare l’abuso sulle donne sulle loro piattaforme.

Guidati dal World Wide Web Foundation, l’obiettivo è correggere i punti deboli su come viene affrontata online l’aggressività di genere.

Le quattro aziende tecnologiche si sono impegnate a contrastare gli abusi online sulle donne concentrandosi su due principali aree di interesse nelle loro piattaforme:

– l’impossibilità per le donne di poter controllare chi può rispondere, commentare e interagire con i loro post;

– e la mancanza di sistemi chiari e affidabili per segnalare gli abusi online.

1) Il controllo dei propri profili

Per migliorare la prima area, le piattaforme si impegnano a offrire impostazioni sicurezza più dettagliate agli utenti e a migliorare il linguaggio facendolo diventare “più semplice e accessibile”.

2) La segnalazione di abusi

Riguardo le segnalazioni, invece, le società si sono impegnate ad offrire agli utenti la possibilità di tracciare e gestire le proprie segnalazioni una volta che sono state effettuate e di segnalare il contesto e il linguaggio di un particolare contenuto.

L’appello delle 200 donne

La spinta ad operare è giunta anche da una lettera sottoscritta da oltre 200 donne di tutto il mondo, da ex capi di stato a leader globali, da donne dello spettacolo, sportive ad attiviste, che hanno rivolto un appello ai social media a correggere le persistenti debolezze nel modo in cui affrontano la violenza di genere online.

Tra le firmatarie, l’ex presidente del Cile Michelle Bachelet e l ‘ex primo ministro australiano Julia Gillard, celebrità tra cui Annie Lennox, Ashley Judd, ed Emma Watson.

Azmina Dhrodia (foto tratta da https://webfoundation.org)

Il commento di Azmina Dhrodia

“Con le loro risorse e la loro portata, queste società hanno il potere di frenare questi abusi e migliorare le esperienze online di centinaia di milioni di donne e ragazze. – ha sottolineato Azmina Dhrodia, Senior Policy Manager della Web FoundationOra hanno la possibilità di lavorare con i principali esperti di diversi settori per co-creare soluzioni che possono portare ad un vero cambiamento. Gli impegni che hanno preso oggi dovrebbero essere celebrati come un trampolino di lancio per affrontare gli abusi contro le donne come priorità assoluta”.

(Foto in alto tratta da https://forumgenerationegalite.fr/en)

uspi

Recent Posts

Vlahovic mette ko l’Atalanta, Coppa Italia alla Juventus

ROMA (ITALPRESS) - La Juventus vince la quindicesima Coppa Italia della sua storia. All'Olimpico di…

16 Maggio 2024

Europee, Agcom “Duelli tv legittimi se accettati da maggioranza liste”

ROMA (ITALPRESS) - I confronti televisivi tra leader in vista delle Europee possono considerarsi legittimi…

15 Maggio 2024

Giustizia, Palamara “Oggi ci sono le condizioni per le riforme”

ROMA (ITALPRESS) - "Separare le carriere è una battaglia di civiltà giuridica, perchè il diritto…

15 Maggio 2024

Attentato al premier slovacco Robert Fico, è in pericolo di vita

ROMA (ITALPRESS) - Il primo ministro slovacco Robert Fico è in pericolo di vita dopo…

15 Maggio 2024

Pnrr, Fitto “Non ci sono ritardi su istruzione e ricerca”

ROMA (ITALPRESS) - "Non ci sono ritardi nelle misure del PNRR dedicate all'istruzione ed alla…

15 Maggio 2024

Google, Gemini arriva in italiano

Google Gemini ottiene l'abilità di comunicare e capire l'italiano; viene inoltre implementato a YouTube, permettendo…

15 Maggio 2024