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Gli auguri al Segretario Generale Vetere: “buon compleanno per questi ‘primi’ sessant’anni”

Gli auguri al Segretario Generale USPI, Francesco Saverio Vetere, per le sue 60 primavere.

Caro Francesco, immagino saremo in tanti, in questa felice occasione, a farti gli auguri.

Sono gli auguri al professionista, all’avvocato, al giurista che ha legato decenni del suo lavoro alle sorti e agli interessi della stampa periodica italiana. Gli auguri ad una vita professionale spesa per valorizzare un mondo che costituisce un pezzo fondante della storia, della cultura, dell’identità, della creatività, della disponibilità al rischio d’impresa, della vocazione all’innovazione di questo nostro paese. Aver attraversato i decenni al vertice dell’USPI ha costituito, costituisce, e costituirà ancora a lungo, un osservatorio sociale e civile privilegiato. Tenendo per mano migliaia di associati hai avuto costantemente il polso della situazione del paese; ne hai potuto vedere in anticipo le diverse e cangianti stagioni; hai condiviso con tutti loro – termometro delle rispettive comunità di lettori e del Paese intero – i momenti alti e i periodi di crisi.

Oggi è un tempo non facile. Oggi il futuro è l’innovazione. Oggi la scommessa da vincere è nella capacità di far rivivere, nel nuovo contesto digitale, un mestiere nobile e antico. So per certo che questa è la consapevolezza che guiderà ogni tuo passo negli anni a venire. Ma non sarei io – e tu per primo non mi riconosceresti – se fermassi qui i miei auguri. Ci conosciamo e frequentiamo da un quarto di secolo. C’ero, da osservatore esterno, quando hai preso le redini dell’USPI.  Il mio brindisi più affettuoso va dunque all’uomo col quale ho riso di cuore e discusso animatamente. All’amico di indimenticabili mangiate. Al compagno di letture condivise.

Al complice di indimenticabili chiacchierate di fine estate sulla letteratura, la poesia e la storia, sotto il magico cielo notturno di Urbino. All’amico col quale ho polemizzato su tutto, e fraternizzato su tutto. Perché alla fine quello che conta è aver attraversato i decenni ed essere ancora qui. Auguri amico mio.

Fernando Bruno

Servizio Economico-Statistico di AGCOM

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Sessanta anni di impegno per una informazione critica, ma anche libera e vicina alla gente. Affettuosi Auguri.

Giuseppe Corasaniti

Avv. patrocinante in Cassazione

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Con Francesco ci siamo conosciuti in età cosiddetta matura, entrambi con esperienze professionali, successi e cicatrici che ogni attività abbastanza democraticamente riserva. Ma ci siamo subito riconosciuti.

Sarà per la Calabria impressa nella nostra pelle, nei nostri avi e nei nostri ricordi. Sarà per la comune attitudine alla riflessione (che non è necessariamente moderazione, ma sedimentazione del pensiero). Sarà per la condivisione di visioni e passioni che rendono ancora più interessanti le nostre piacevoli conversazioni. Francesco non è solo un sicuro punto di riferimento per il complesso universo dell’editoria italiana e per la sempre viva centralità di USPI. E’ anche e soprattutto un sicuro riferimento per ogni punto in sospeso, ogni dubbio, ogni smarrimento, anche personale.

Se è certamente vero che l’educazione e la cultura (in lui molto profonda) certificano lo spessore di un uomo, la generosità d’animo e l’etica lo completano. Sono felice, dunque, e realmente onorato dell’amicizia che mi ha concesso e che mi conferma in ogni occasione, ecco perché con gioia sincera – Francesco – ti auguro buon compleanno e tanta strada da percorrere, insieme.

Antonio Delfino

Direttore Comunicazione e Relazioni istituzionali Giuffrè e Consigliere e Vice Presidente USPI

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I periodici italiani sono una ricchezza nazionale, testimoni della vivacità intellettuale di un Paese per la loro qualità. E il termine periodico racchiude un universo, fatto di diversità. Che sono differenze territoriali, nell’Italia dei Comuni, giornali regionali, provinciali, cittadini, spesso di paese o addirittura di quartiere.

La nazione intera raccontata dall’interno, nei dettagli, in ogni sfumatura, i fatti dei cittadini narrati in rapporto di prossimità. E che sono anche differenze tematiche, in edicola resistono periodici di cucito, di storia, di cultura, di ecologia, tecnici, generalisti, molti sono casi internazionali, la settimana enigmistica per dirne una e per tacerne cento. Ma che sono anche differenze aziendali con grandi imprese che si confrontano con piccoli editori, artigiani dell’informazione, società per azioni quotate e cooperative giornalistiche. Un magma culturale che è garanzia di pluralismo e che richiede un’adeguata rappresentanza.

E chi meglio di Francesco Saverio Vetere, con un doppio nome importante, un missionario nella resistenza alla desistenza culturale dell’Italia. Conosco Francesco da anni, e subito compresi che la simpatia del calabrese alla mano era una modalità per intervenire, con i tempi e i modi giusti, con cultura e preparazione. Strumenti essenziali per tutelare l’editoria durante lunghe battaglie nella guerra all’editoria mossa da chi della cultura ha talmente paura da trasformarla in un puro fatto di mercato.

E i periodici italiani, ma in realtà tutta l’editoria italiana, ha trovato in questo avvocato calabrese un difensore strenuo, con toni sempre pacati, spesso troppo a mio avviso, ma, e lo devo riconoscere efficaci oltre ogni limite. In occasione di un incontro a Napoli, in cui era mio ospite, lo portai a fare un giro per il centro storico, decidemmo di andare a rivedere Santa Chiara, la Chiesa del Gesù e la Cappella di San Severo, autentico monumento alla genialità dell’uomo. Bene io, napoletano doc, ebbi come guida, e quante volte avevo visitato con delle guide questi posti, un calabrese che conosceva le cose, i dettagli, la storia con modalità ben diverse dal consueto sfoggio di erudizione di chi non ha mai la capacità di vedere le cose oltre la loro apparenza.

Questa è la misura dell’uomo. La cultura è pane, companatico e cuore pulsante dell’editoria; il mare da attraversare è ancora aperto, ma i periodici italiani hanno un ottimo comandante.

Enzo Ghionni

Già Presidente di FILE

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Francesco Saverio Vetere alla premiazione per la Medaglia d’oro Calabria, 2019.

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Francesco Saverio Vetere è, per me, una figura e una presenza rassicurante e rasserenante: rassicurante perché comunica una sensazione di competenza e di professionalità; e rasserenante perché riesce sempre a farlo con umanità e senso dell’umorismo.

Al di là della molteplicità dei ruoli ricoperti e delle esperienze accumulate nella sua carriera, Francesco Saverio Vetere è l’USPI fatta persona, ne è per antonomasia il Segretario Generale e il Presidente della Giunta Esecutiva. Ma per me è un collega, nel giornalismo e nell’insegnamento, e un amico, capace di regalare sempre, a ogni incontro, nonostante la rarefazione dei contatti causa pandemia, un momento di condivisione e un sorriso d’intesa.

Che ci incrociamo nei corridoi dell’Istituto, tra una lezione e l’altra; o che ci scambiamo relazioni e correlazioni di tesi; o che siamo insieme in commissione di laurea, Francesco riesce sempre a coniugare il professionista e il docente, il collega e l’amico: per intendersi, bastano poche parole; e un caffè alla macchinetta sul ballatoio ridà energia e rinsalda l’intesa.

Giampiero Gramaglia

Già Direttore ANSA, Docente presso Sapienza di Roma

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Ben volentieri mi unisco ai sostenitori dell’USPI per formulare complimenti e auguri a Francesco Saverio per il suo infaticabile impegno corrisposto con competenza nella guida dell’Unione Stampa Periodica Italiana.

Da quando ci siamo conosciuti con Francesco, allora giovane Vice Segretario Generale dell’USPI, prima nell’incontro con il CONSIS (il consorzio di servizi ai settimanali diocesani nell’ambito della FISC) e, successivamente, negli organismi associativi del Consiglio e della Giunta esecutiva dell’Unione, abbiamo condiviso molte situazioni e problematiche della piccola e media editoria. 

Progressivamente, ho potuto apprezzare la sua lucida capacità di analisi, la ragionevolezza delle posizioni ed anche delle rivendicazioni, nonché l’attitudine ad individuare prospettive e obiettivi, perseguiti con positività, determinazione e con ferma audacia. Queste sue caratteristiche non hanno tuttavia messo in ombra la confidenza, l’amicizia e le capacità di relazione, offerte sempre con disponibile schiettezza.

Ecco che torna facile esprimergli sinceri auguri ed ogni bene in occasione del suo 60° compleanno, attorniato dalla famiglia e dai molti amici e collaboratori.

Auguri Francesco, un abbraccio.

Diac. Roberto Massimo

Già Consigliere USPI

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Conosco Francesco Saverio Vetere da meno di quattro anni. Ed è come se lo conoscessi da molto più tempo.

Perché, tra gli altri effetti che la conoscenza di Francesco Saverio opera, è quella di entrare subito in empatia, data la sua trasparenza e schiettezza di comportamento.

Ho conosciuto Francesco Saverio nel 2018 in occasione di un convegno alla Camera, nella prestigiosa Sala della Lupa.

L’incontro, sul ruolo della stampa locale nel territorio e nel rapporto con la stampa nazionale, era stato organizzato dal Vomere, il più antico giornale di Sicilia, fondato nel 1896, e diretto orgogliosamente e con successo da Rosa Rubino, una delle poche direttrici di giornale oggi in Italia.

Uno dei relatori del convegno era proprio Francesco Saverio. Lo vidi avvicinarsi al podio con il piglio dell’oratore sicuro che conosce la materia senza aver bisogno di fogli o di appunti.

Me lo ricordo bene perché di quel convegno io ero il relatore.

Già allora ho potuto apprezzare oltre alla competenza, la passione che Francesco ci mette nel sostenere la causa della stampa periodica, i valori del giornalismo, è una migliore qualità del lavoro e del prodotto giornalistico. Tanto che, appena gli chiesi di scrivere un articolo per la rivista on line che dirigo, Beemagazine, accettò con piacere.

Scrisse un bel pezzo in cui c’era, com’è nelle sue corde, una capacità di visione che va oltre l’orizzonte contingente del giornalismo e dell’editoria.

L’USPI ha nel suo presidente una guida ferma e sicura, a cui auguriamo di vincere le prossime battaglie nell’interesse non solo della stampa periodica ma della società italiana.

Mario Nanni

Giornalista parlamentare

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Francesco Saverio Vetere al Senato della Repubblica, 2018.

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Buon compleanno a Francesco Saverio Vetere, che taglia oggi il traguardo delle sessanta primavere con l’entusiasmo, la passione, la lealtà, la signorilità, che hanno caratterizzato la sua vita. Ventisei anni al servizio dell’Unione Stampa Periodica Italiana, dei quali 25 come dirigente e 23 al timone della segreteria generale, non sono un caso, ma il certificato di garanzia di un impegno e una professionalità che le oltre mille aziende associate all’USPI continuano a tributargli, soprattutto in un momento storico nel quale è necessario mettere assieme tutte le forze serie, sane e competenti per garantire un futuro al nostro Paese.

Un modus operandi che gli ha consentito di essere sempre, con i giornalisti, leale e onesto interlocutore, non mera e becera controparte. Grazie al suo patrimonio culturale e professionale, derivante dalle sue attività di avvocato cassazionista, docente universitario e, soprattutto, giornalista, è infatti riuscito sempre a porsi come attento mediatore e ricercatore di soluzioni e idee innovative, piuttosto che indossare i panni del caporale di giornata.

È grazie a lui che è nato il contratto nazionale di lavoro per i giornalisti e gli operatori dell’informazione e della comunicazione, sottoscritto con la CISAL il 15 ottobre 2020, che nel volgere di pochi mesi è diventato il più applicato nel settore della stampa periodica locale e online perché è fortemente innovativo e garantisce sostenibilità alle aziende e dignità e tutele ai lavoratori.

Buon compleanno, dunque, a Francesco Saverio Vetere per le sue 60 primavere e per le nuove sfide che lo attendono nella battaglia a tutela della sostenibilità delle imprese e della dignità umana e professionale dei giornalisti e di tutti i lavoratori del settore editoriale, comunemente impegnati sul fronte dell’informazione professionale di qualità, unica garanzia di democrazia e libertà.

Carlo Parisi

Direttore giornalistitalia.it

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Ho conosciuto Francesco quando muovevo i primi passi nel mondo delle comunicazioni… un settore affascinante quanto precario, importante e straordinariamente effimero.

Quando ci siamo conosciuti ho visto un uomo tutto d’un pezzo rigido, impostato, forte di ciò che era e di ciò in cui credeva… nel tempo ha saputo smussare gli angoli rivelando la parte più bella di sé stesso. Posso dire di aver avuto il privilegio di condividere pensieri profondi e tratti della sua persona senza sovrastrutture oltre a percorsi intellettuali di grande spessore.

Per questo Francesco ora che sei un uomo libero dell’armatura possiamo apprezzare la tua vera essenza…

Buon compleanno mio dolce amico

Marianna Quaranta

Avvocato e coordinatrice di “Diritto e economia dei mezzi di comunicazione”

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Ho conosciuto Francesco Saverio Vetere nel settembre del 2018 in occasione del convegno organizzato nella storica Sala della Lupa per i 122 anni del mio giornale Il Vomere, il più antico periodico siciliano. Tema del convegno: “La stampa locale nuova frontiera del giornalismo”. Francesco Saverio Vetere era tra i relatori.

Nel corso della telefonata per invitarlo, io parlavo del mio giornale e lui della storia dell’USPI, degli obiettivi delle iniziative che stava portando avanti con impegno e passione e anche, con un certo orgoglio, dei traguardi raggiunti in tutti quegli anni.

Se l’USPI oggi è una gran bella realtà il merito è di Francesco, della competenza e della sensibilità con cui affronta problematiche talvolta complesse che riguardano il mondo dell’informazione, dei giornalisti, degli editori. 

Ricordo che rimasi colpita dalla sua carica umana, dal suo modo di fare, dall’ironia e dalla grande cultura.

Quel giorno nella Sala della Lupa la sua relazione fu molto interessante perchè parlò delle radici, della storia del giornalismo italiano, prospettò i problemi della stampa periodica, della stampa locale, ma suggerì anche le soluzioni.  Emerse anche la sua convincente ars oratoria. 

Tutto ciò mi spinse a diventare socio della grande famiglia dell’USPI. Sentivo di avere un punto di riferimento, un interlocutore con cui confrontarmi. Che soddisfazione pubblicare su ogni edizione del mio giornale il logo dell’USPI!

Ricordo con immenso piacere e con orgoglio quella telefonata con cui Francesco mi comunicò di essere stata nominata Consigliere Nazionale dell’USPI. Un onore per me ricoprire questo prestigioso incarico. Nel corso degli anni è stato bellissimo intervenire in alcuni convegni da lui fortemente voluti e organizzati anche nelle prestigiose Sale del Senato. Bellissimo perchè mi ha dato l’opportunità di addentrarmi ancora di più nel complesso mondo dell’informazione.

Francesco è stato lungimirante nell’ affrontare lo spinoso problema delle fake news, nel proporre il nuovo contratto USPI-CISAL, i nuovi progetti per la formazione nel settore editoriale 4.0 con un corso in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma.

Al nostro Segretario Generale USPI non è mancata mai la determinazione, non si è fermato neanche in questi anni di pandemia da Covid; ha continuato a portare avanti l’USPI, a confrontarsi con editori e giornalisti, a organizzare convegni in presenza e in diretta streaming perchè il mondo dell’editoria non può fermarsi e questo il Professore Vetere lo sa bene. La bellezza della stampa va salvata, oggi più che mai, in un momento così difficile così drammatico per la pandemia e per la terribile guerra Ucraina Russia nel cuore dell’Europa.

Per Francesco difendere, proteggere la stampa periodica, la stampa locale, l’informazione online, l’informazione libera e indipendente vuol dire difendere la nostra democrazia.

USPI e Francesco Saverio Vetere sono un binomio inscindibile. Grazie al nostro Segretario Generale Vetere l’USPI ha la capacità di intercettare il futuro che è già tra noi per un’informazione migliore, per una società migliore.

Rosa Rubino

Direttore del Vomere e Consigliere USPI

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Ho conosciuto Francesco Vetere diversi anni fa.

Eravamo entrambi componenti di una commissione che si occupava di editoria. Intendiamoci l’esperto già allora era lui, non certo io.

Erano tempi diversi e più agevoli per molti versi. Il settore editoriale non aveva ancora subito tutti gli effetti negativi della disruption determinata dall’avvento del digitale e delle varie crisi economiche.

Ma già allora coglievo in lui la passione autentica per quello che faceva, la ricerca di una visione che andasse oltre la contingenza.

Devo dire che quella mia percezione, ora che opero nel settore da diverso tempo ed in qualche modo posso ritenermi un competente, non è per niente sfumata, si è anzi confermata e ulteriormente forgiata nelle grandissime difficoltà che il settore dell’editoria ha dovuto affrontare ed ancora affronta.

Non credo che l’avvento di questa nuova stagione della vita possa intaccare questa natura umana, così solidamente ancorata a guardare alle sfide del futuro senza piangersi addosso.

Parafrasando un titolo di un libro leggero di qualche tempo fa, rivolgo a Francesco Vetere gli auguri di buon compleanno per questi “primi” sessant’anni.

Cons. Ferruccio Sepe

Capo Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria

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Ho sempre avuto con tutti gli interlocutori incrociati in una vita di intensa e varia attività un atteggiamento di cordialità, ma anche di adeguato distacco. Per evitare che il mio agire prima di avvocato e poi di giornalista potesse essere condizionato da acquisiti rapporti personali.

Con chi rappresenta parti editoriali, poi, sono sempre stato particolarmente in guardia, data la mia lunga militanza nel sindacato dei giornalisti che ha avuto il suo culmine come segretario nazionale Usigrai.

Da presidente dell’Ordine dei giornalisti italiani, ruolo svolto fino a pochi mesi fa, non avendo sostanziali controparti ho invece più liberamente cercato convergenze e certamente la persona con cui ho trovato più sentire comune, pur nelle diverse funzioni svolte, è stato Francesco Saverio Vetere, non solo per la provenienza dagli studi di diritto, ma soprattutto per la sua voglia e capacità di entrare dentro i problemi per cercare le risposte più adeguate.

Col tuttora giovane Amico segretario generale dell’USPI (io sono già a quota 64) condivido tante idee nel segno del pluralismo, della libertà di stampa, dell’editoria di prossimità e di un equo compenso per tutti i soggetti che ne siano protagonisti, tenendo conto delle previsioni costituzionali, ma anche delle specificità delle diverse tipologie di iniziative e di piattaforme, che sono una ricchezza per i cittadini se garantiscono la tranquillità economica e l’indipedenza di chi vi lavora.

Auguri Francesco, ci sarà tempo per la passione e per nuove idee nei prossimi 60 anni.

Carlo Verna

Già Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti

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Come “veterano”, mi unisco con gioia agli auguri per i 60 anni di Francesco Saverio Vetere.

Quando entrò nella struttura USPI, conoscevo soltanto il prestigio di suo padre. Scoprii una persona dotata di energia e delicatezza, in un ambiente nuovo e problematico.. Da Segretario Generale, poi, sciolse molti nodi. Ne apprezzai e ne apprezzo la determinazione, l’onestà e la sobrietà della gestione. In una situazione socioculturale cambiata, ai Congressi appariscenti è meglio sostituire un lavoro più sindacale e culturale: confronti e battaglie nei settori specifici quali aggiornamenti della legislazione, nuovi media, nuove tecniche, elementi di formazione per nuovi editori…


Auguri di ogni bene, come si conviene, per lui e per la sua costanza, nella nostra UiSPeranza.

Domenico Volpi

Presidente onorario USPI

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Auguri Francesco!

È bello festeggiare le tappe importanti della propria vita con gli amici.

E tutti noi – voglio parlare anche a nome dei membri del Consiglio e dei tantissimi associati – ti siamo felicemente vicini in questo compleanno, in questi sessant’anni, uno dei traguardi simbolici della vita.

Grazie per il tuo impegno a favore dell’USPI. Appassionato ed efficace.

Dopo gli anni del consolidamento dell’associazione, dopo l’inserimento della nuova famiglia degli on-line, dopo le battaglie per il contratto, che ti hanno visto protagonista, sono oggi arrivati gli anni in cui bisogna costruire un nuovo futuro. I cambiamenti nell’informazione ci impegnano a questa importante svolta, pur sempre nella continuità.

È una bella sfida, ma sono certo che non ti mancherà intelligenza, determinazione e anche fantasia, per portare l’USPI a nuovi traguardi.

Prendo anche l’occasione, alla scadenza del mio secondo mandato di presidente, di ringraziarti per la fiducia che hai posto in me, soprattutto per l’amicizia che abbiamo consolidato. E mi piace ricordare il momento più commovente di questi anni, l’udienza di papa Francesco del 16 dicembre 2017. Nell’occasione ci disse: “La vostra voce, libera e responsabile, è fondamentale per la crescita di qualunque società che voglia dirsi democratica, perché sia assicurato il continuo scambio delle idee e un proficuo dibattito basato su dati reali e correttamente riportati”.

Costruire quindi un futuro per l’USPI significa contribuire alla crescita democratica del Paese.

Avanti, sessant’anni non sono tanti. Sei ancora giovane e forte: il Paese, la stampa italiana e l’USPI si aspettano da te l’impegno per realizzare quando Francesco ci ha detto.

Tanti auguri anche per la tua vita professionale, il tuo impegno di insegnante e per la tua bella famiglia. Il Signore ti ricolmi di abbondanti grazie.

Don Giorgio Zucchelli

Presidente USPI

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Tutta la Segreteria generale USPI si unisce agli auguri per i 60 anni del Segretario Generale.

Ad maiora!

uspi

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