Otto anni fa è stata istituita da Intel la Giornata Mondiale della Password (World Password Day) per incoraggiare le persone a usare password più forti e uniche.
Secondo il rapporto Acronis Cyber Protection Week Global 2021, il 75% degli utenti e il 50% dei professionisti del settore tecnologico hanno perso dati l’anno scorso esponendo le informazioni personali, delle loro aziende e dei loro clienti ai criminali informatici.
Infatti, dallo studio emerge che a novembre 2020, le tre password più comuni in tutto il mondo fossero ‘123456’, ‘123456789’ e ‘immagine1’. Sicuramente password molto deboli e facilmente violabili e quindi pericolose per utenti e aziende.
Ma cosa rubano gli hacker in rete? È importante avere delle password potenti perché il bene primario a cui mirano questi criminali della rete, sono i nostri preziosi dati. “Le violazioni dei dati sembrano essere diventate un evento quotidiano – spiega Topher Tebow, analista di Acronis – Questo significa che i nostri dati sensibili, comprese le credenziali degli account, hanno più probabilità che mai di finire tra le mani di malintenzionati”.
Le conseguenze per gli utenti riguardano la minaccia alla loro privacy, alle informazioni personali, alle credenziali dei conti bancari e ai numeri di previdenza sociale. E per le aziende e i fornitori di servizi tecnologici, il rischio è ancora maggiore: multe salate, costosi tempi di inattività e danni alla reputazione che portano alla perdita di clienti e possono anche silurare il business.
Per Acronis, per proteggersi bisogna “usare sempre password uniche non corte o facilmente indovinabili”, trovare “un gestore di password” e usare l’autenticazione a più fattori (Mfa) che aggiunge un secondo passo al processo di accesso, di solito sotto forma di un testo di conferma inviato al telefono.