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‘We Are Social’ presenta DIGITAL 2021 – I DATI ITALIANI

Secondo il report annuale che analizza lo scenario social e digital a livello locale e globale, sette italiani su dieci sono attivi sui social – YouTube è la piattaforma più utilizzata, poi WhatsApp e Facebook.

Il 10 febbraio scorso, a due settimane dal rilascio Global Digital Report 2021, We Are Social ha presentato Digital 2021, il report annuale che analizza lo scenario social e digital a livello locale e globale, realizzato in collaborazione con Hootsuite, con i dati italiani.

Inutile fare finta che il 2020 sia stato un anno normale: la pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto su tutte le nostre vite, ci ha visto adottare nuove tecnologie e nuovi comportamenti, puntualmente registrati dallo studio di We Are Social, una socially-led creative agency (agenzia creativa a guida sociale).

Ne riportiamo una sintesi, rimandando al Report completo sull’Italia per gli approfondimenti.

L’indagine è suddivisa in quattro parti:

Internet in Italia nel 2021

Se da un lato registriamo anche quest’anno un lieve calo demografico, sono oltre 1 milione le persone che si sono connesse ad internet per la prima volta nel corso del 2020, un incremento del 2,2% che ci fa superare la soglia dei 50 milioni.

Ancora più importante l’aumento sul fronte delle piattaforme socialoltre 2 milioni di nuovi utenti, un incremento quasi del 6% che fa raggiungere quota 41 milioni.

Il mobile in Italia  nel 2021

Gli smartphone sono presenti nelle tasche e nelle mani del 97% di noi, mentre 3 persone su 4 utilizzano computer desktop o laptop. Cresce anche il possesso delle console, pur in un anno in cui sono state rilasciate le prime (poche, per ora) next gen, e quasi raddoppia la penetrazione nelle case degli italiani di device per la smart home.

Siamo connessi per oltre 6 ore al giorno ad internet, e passiamo quasi due ore sui social (il 98% di noi lo fa da dispositivi mobili), mentre continuano ad essere rilevanti i periodi che passiamo a fruire di contenuti audio (una persona su 4 ascolta regolarmente i podcast)gaming (oltre 4 persone su 5 giocano, a prescindere dai device preferiti), anche in virtù di avanzamenti nelle tecnologie infrastrutturali che hanno portato ad incrementi nelle velocità medie di connessione pari al 11% per il mobile e il 29% per il fisso.

I social media in Italia nel 2021

Lo scenario per quanto riguarda i nostri comportamenti sulle piattaforme social presenta un interessante spunto soprattutto lato coinvolgimento: sono incrementate di 4 punti percentuali, infatti, le persone che dichiarano di aver partecipato attivamente al dialogo online, saltando dall’81% del 2020 all’85% registrato quest’anno.

Tra le piattaforme più utilizzate rimane forte la leadership degli ecosistemi Facebook e Google: YouTube, WhatsApp e Facebook superano tutti l’80% di adozione, seguiti da Instagram e Messenger.

 

Interessanti però le crescite di TikTok (che raddoppia) e l’ingresso in “classifica” di Telegram, piattaforma di messaggistica che fa della privacy una delle sue caratteristiche principali.

Rimangono tra le piattaforme preferite degli italiani anche Twich, “go-to” per il mondo del live-streaming, specialmente per quanto riguarda il gaming, e Reddit, che recentemente ha fatto parlare di sé per aver speso tutto il budget marketing dell’anno in uno spot di solo 5 secondi durante il Superbowl.

L’e-commerce in Italia nel 2021

E a proposito di spese, arriviamo a quello che si può definire come il vincitore del 2020: l’ecommerce. In Italia abbiamo speso il 24% in più rispetto al 2019 per quanto riguarda il macro-mondo dei consumer goods.

L’ elemento probabilmente più interessante è quello che il Report Italia ha riscontrato delle propensioni all’acquisto piuttosto simili per tutte le fasce d’età dai 16 ai 64 anni.

Prima del momento d’acquisto vero e proprio, rimangono estremamente rilevanti degli elementi di socialità derivanti dall’interazione con gli altri e i pareri degli altri, siano essi su siti di consumer reviewspiattaforme social vere e proprie, servizi di Q&A o forum.

Naturalmente non sono tanto i numeri in sé ad essere interessanti, ma che cosa questi significhino nei contesti comunicativi dei brand, in particolare alcune caratteristiche dei comportamenti online per quanto riguarda il percorso di acquisto, ed in particolare di quale possa essere il ruolo dei social nell’avvicinamento a quel momento così importante.

uspi

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