Verna: urge “protocollo di tutela” per giornalisti aggrediti

Tuona il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna: “C’è un clima di violenza da condannare intorno alla questione vaccinazioni e green pass. Intollerabili le aggressioni a giornaliste e giornalisti, cui va, ed è il minimo, la solidarietà della categoria”. 

Negli ultimi giorni si sono verificate alcune aggressioni nei confronti degli operatori dell’informazione nell’ambito delle contestazioni contro le misure anticovid adottate dal Governo. Per il presidente del Cnog, infatti, “chiedere libertà di comportamento, nonostante la tragicità della pandemia, e non rispettare la libertà di stampa, è l’esaltazione dell’assurdità e dell’incoerenza”.

Poi Verna si rivolge direttamente al Viminale: “L’Ordine Nazionale valuta che non trattandosi più di un caso isolato occorra elaborare una strategia o un protocollo di tutela. Si ritiene, ma sarà esplicitamente richiesto, che possa farsene carico il Coordinamento per la sicurezza dei giornalisti minacciati istituito al Viminale, cui si ribadisce il ringraziamento per il lavoro svolto finora su altre casistiche di grande rilevanza, relative e rischi fisici cui sono esposti coloro che informano”.

L’appello non è rimasto senza risposta. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha deciso di riunire nei prossimi giorni il Centro di Coordinamento per le attività di monitoraggio, analisi e scambio di informazioni sul fenomeno degli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti.

La convocazione ha l’obiettivo di analizzare anche i recenti episodi di intolleranza e violenza che hanno colpito alcuni cronisti nel corso delle manifestazioni di protesta, i quali sono in pericolo così come lo è la libertà di stampa.