Verna (OdG): “Informazione, bicchiere solo mezzo pieno”

Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti è intervenuto sul quotidiano ‘Avvenire’ del 15 aprile scorso.

Argomenti: la fondamentale importanza dell’informazione, il rapporto tra politica e giornalismo, le querele temerarie, le minacce sempre più frequentai cronisti e il carcere per i giornalisti come pena per la diffamazione a mezzo stampa.

Il Presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, ha preso spunto da un precedente articolo pubblicato sul quotidiano “Avvenire”, per confidare al direttore del giornale le sue considerazioni sull’attuale momento che sta vivendo il giornalismo italiano.

Verna ha anche ringraziato il Presidente della repubblica, Sandro Mattarella, il Premier Mario Draghi e l’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che hanno sempre creduto per la fondamentale importanza dell’informazione e per questa si sono operati.

La lettera

Questo il messaggio che Verna ha inviato al direttore Marco Tarquinio e pubblicata sul sito dell’Ordine:

“Caro direttore,

fare domande è una delle essenze fondamentali del giornalismo, rispondere quando si governa lo è della democrazia. La riflessione proposta martedì 13 aprile da “Avvenire” sin dalla sua prima pagina, con il commento di Angelo Picariello, inocula un po’ di fiducia in chi crede nella fondamentale importanza dell’informazione”.

Il bicchiere mezzo pieno

“Mi piace sottolineare quindi subito il bicchiere mezzo pieno, – continua il presidente – non finendo mai di ringraziare il presidente Mattarella che, in innumerevoli occasioni, ha sottolineato il concetto, dicendo grazie al presidente Draghi per la svolta decisa nei rapporti con i cronisti ben evidenziata nell’articolo”.

Verna invia un ringraziamento “anche all’ex presidente Conte, non dimenticando che poco prima che si concludesse la sua avventura alla guida del Paese regalò all’Ordine nazionale dei giornalisti che presiedo e all’associazione stampa parlamentare una conferenza di fine anno record della durata di circa tre ore tutta di domande e risposte, visto che per dare spazio ai giornalisti rinunciò all’intervento libero con cui tradizionalmente l’appuntamento entra nel vivo”.

Le proposte

“Giustamente apprezzabili queste nuove linee, – commenta Verna – che tuttavia dovrebbero costituire normalità acquisita da tempo e non una svolta”.

“E allora nel sentirmi più fiducioso – sottolinea –  vorrei rilanciare, perché non si attenda più per mettere i giornalisti in condizioni migliori al fine di concretizzare quel rovescio passivo dell’articolo 21 della Costituzione che è il diritto del cittadino a essere correttamente informato”.

“Possibile che ciò accada con le querele temerarie tuttora impunite, senza un equo compenso, con minacce fisiche quotidiane, con la questione in attesa ancora di soluzione dopo una prima ordinanza della Corte costituzionale dell’assurda pena edittale che contempla il carcere per i giornalisti?”.

La conclusione

“Come se non bastasse – considera Verna –  ecco le cronache degli ultimi giorni con intercettazioni a Trapani e a Locri, che bruciano le fonti dei giornalisti ignorando la costante giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani”.

“Bene dunque la svolta, – conclude la sua lettera il presidente dell’OdG –  ma io non mi accontento perché non si accontenta la democrazia”.