L’Unione Stampa Periodica Italiana ha incontrato questa mattina Papa Francesco durante un’udienza tenutasi nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
L’incontro ha visto la partecipazione di altre associazioni editoria, come l’Aiart, Corallo e FISC.
“Vediamo dalle tristissime cronache di questi giorni, dalle terribili notizie di violenza contro le donne, quanto sia urgente educare al rispetto e alla cura: formare uomini capaci di relazioni sane”, ha detto il Pontefice. “Comunicare è formare l’uomo. Comunicare è formare la società“, ha detto il Santo Padre rivolto alla Sala gremita, prendendo spunto dall’ultimo femminicidio che ha visto la morte della giovane Giulia Cecchettin.
“Comunicazione è creare ponti”, per questo Papa Francesco ha voluto sottolineare l’importanza di “rinnovare sempre l’impegno per la promozione della dignità delle persone, per la giustizia e la verità” mentre si svolge il compito informativo.
Il Santo Padre ha poi inviato tutti i presenti nella Sala Clementina a percorrere sempre i 3 sentieri:
Il primo è quello della Formazione. “Non è un compito semplice, c’è in gioco il futuro della società, è importante per connettere generazioni, per creare l’alleanza generazionale che oggi più che mai è fondamentale”. Papa Francesco invita inoltre ad utilizzare “ecologia nella comunicazione: vi invito a promuoverla, a comunicare rispettando i sentimenti delle persone, le anime, perché dietro le notizie ci sono persone […]. Comunicare è formare l’uomo. Comunicare è formare la società”.
Il secondo percorso è quello della Tutela. “Nella comunicazione digitale ogni individuo diventa il centro della narrazione”, per questo è “fondamentale promuovere strumenti che proteggano tutti, soprattutto le fasce deboli, dall’invadenza del digitale e da una comunicazione provocatoria e polemica”.
“Occorre promuovere la coscienza civica, fatelo con coraggio come Davide contro Golia, rimanendo piccoli dentro, pensate in grande perché siete chiamati ad un compito grande”, ha proseguito il Papa.
Il terzo è quello della Testimonianza. È possibile “utilizzare le nuove tecniche di comunicazione per comunicare i valori”, ed è questo il messaggio con cui il Santo Padre chiude l’udienza.
Dopo il lungo applauso finale, tutti i presenti si sono messi in fila per salutare Papa Francesco.
Il Segretario Generale USPI, Francesco Saverio Vetere, ha commentato così l’incontro: “Quello che bisogna dire è che incontrare il Santo Padre e ascoltarlo con la più assoluta attenzione, come facciamo noi, è sempre molto importante, soprattutto in un momento in cui tutti quanti stanno cercando di comprendere che risposte dare allo sviluppo tecnologico e soprattutto allo sviluppo tecnologico nei mezzi di comunicazione.
È un’analisi difficile, per cui sono state fatte delle Commissioni a livello nazionale a livello internazionale, per studiare in una prospettiva multidisciplinare lo sviluppo legato all’Intelligenza Aritificale e capire qual è la normazione che bisogna introdurre per far sì che i nuovi mezzi di comunicazione stiano dentro un perimetro, che prevede il rispetto delle leggi e il rispetto delle persone.
In realtà, noi stiamo cercando i valori di riferimento che devono in qualche modo guidarci nel varo delle normative e nella regolamentazione, perché dobbiamo ottenere l’obiettivo di non mortificare la libertà di espressione ma soltanto di regolamentarla.
Di tutto questo, il Santo Padre si rende perfettamente conto e infatti quelli che lui chiama ‘sentieri’ da percorrere -e ne individua tre- altro non sono che dei principi sui quali fondare ogni nostro tipo di attività, sia dal punto di vista proprio dell’attività dei media, sia dal punto di vista dell’attività dei regolatori. E questi principi sono:
Il principio della Formazione, ma non in senso tecnico (che è solo un aspetto) ma, come dice il Santo Padre, del ruolo dell’informazione come attività di Formazione dell’opinione pubblica, che è ciò che è sempre stata nei secoli fin dal torchio di Gutenberg.
E poi dopo la Formazione, la Tutela ciò il rispetto degli individui che devono essere protetti dall’invadenza dei nuovi mezzi.
Infine, quello della Testimonianza, e lì il Santo Padre concentra la sua attenzione proprio sulla questione dei valori, che possono essere comunicati attraverso precetti (e in questo caso difficilmente raggiungono gli obiettivi) oppure possono essere trasmessi attraverso personali testimonianze di come questi valori siano praticati.
A me questo sembra molto profondo, a prescindere dalla considerazione che ognuno di oi può essere d’accordo o meno.
Quindi vale sempre la pena ascoltarLo con grandissimo rispetto e fare tesoro sempre delle Sue parole, per cui siamo felicissimi di questa giornata e di questa udienza del Santo Padre e ne ricaviamo tanti spunti di ispirazione per il futuro”.
Qui di seguito una galleria di alcune immagini dell’incontro:
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