ROMA (ITALPRESS) – “Il settore alimentare conferma il suo ruolo anticiclico e la sua capacita’ di reagire, meglio di altri comparti produttivi, alla crisi indotta dall’emergenza pandemia. Gli ultimi dati Istat sono chiari al riguardo: nel periodo gennaio-marzo 2020 il settore alimentare registra un +0,8% a fronte di un -11,7% del manifatturiero in generale, con punte del -24,3% per il tessile”. Cosi’ il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza legge i recenti dati sulla produzione diffusi dall’Istat, sottolineando come, “anche dal punto di vista delle relazioni sindacali, il sistema vigente nel settore alimentare abbia saputo dare il meglio di se’ in questo difficile momento, esaltando la capacita’ di adattare l’organizzazione del lavoro alle novita’ che sono emerse”.
“Fai-Flai-Uila hanno negoziato accordi con le imprese, da un lato sulle misure di prevenzione necessarie per garantire a tutti i dipendenti di svolgere il proprio lavoro in sicurezza; dall’altro sulle esigenze derivanti dal mutato contesto produttivo – spiega Mantegazza – abbiamo definito accordi sulla cassa integrazione in molte aziende, anche per singole linee produttive costrette a fermarsi a seguito della chiusura dei canali horeca ed export o per incrementare, in quelle stesse aziende, i turni di lavoro su altre linee produttive, estendendoli anche al sabato e alla domenica, per rispondere agli ordini della grande distribuzione e alle richieste dei consumatori”.
“Abbiamo quindi dimostrato, nei fatti – conclude Mantegazza – la nostra disponibilita’ ad assicurare quella flessibilita’ tanto richiesta dalle aziende ma condivisa anche dal sindacato e dai lavoratori che hanno dato prova, in questo difficile momento di grande senso di responsabilita’”.
(ITALPRESS).
“Fai-Flai-Uila hanno negoziato accordi con le imprese, da un lato sulle misure di prevenzione necessarie per garantire a tutti i dipendenti di svolgere il proprio lavoro in sicurezza; dall’altro sulle esigenze derivanti dal mutato contesto produttivo – spiega Mantegazza – abbiamo definito accordi sulla cassa integrazione in molte aziende, anche per singole linee produttive costrette a fermarsi a seguito della chiusura dei canali horeca ed export o per incrementare, in quelle stesse aziende, i turni di lavoro su altre linee produttive, estendendoli anche al sabato e alla domenica, per rispondere agli ordini della grande distribuzione e alle richieste dei consumatori”.
“Abbiamo quindi dimostrato, nei fatti – conclude Mantegazza – la nostra disponibilita’ ad assicurare quella flessibilita’ tanto richiesta dalle aziende ma condivisa anche dal sindacato e dai lavoratori che hanno dato prova, in questo difficile momento di grande senso di responsabilita’”.
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