Dopo il Parlamento europeo, anche il Consiglio Ue ha approvato il Data Governance Act (DGA), la legge che semplifica la condivisione dei dati appartenenti agli enti pubblici.
La nuova normativa fa parte della strategia europea volta a spronare l’uso dei dati funzionali, assicurando l’efficiente erogazione di servizi pubblici. In particolare, il piano si delinea attraverso la progettazione e lo sviluppo di accurati algoritmi di Intelligenza Artificiale (IA).
Il sistema, così delineato dal progetto digitale Ue, prevede la condivisione e il riutilizzo dei dati a livello transfrontaliero (ed extra europeo). L’idea lascia quindi spazio a un mercato unico dei dati, conferme ai valori dell’Ue, ma crea la necessità di garantire nuovi livelli di sicurezza per la privacy.
Il DGA
L’intento principale è quello di realizzare un ambiente digitale sicuro, dove sia possibile condividere dati digitali come si condividono risorse generali. Tutto ciò per creare nuove opportunità di business sostenibile, facilitando la ricerca e sostenendo la creazione di nuovi servizi innovativi.
L’assunto di base è quello per cui una governance più trasparente, basata sulla disponibilità generale di dati, migliori la qualità dei procedimenti amministrativi.
Concretamente, l’Europa intende promuovere l’accessibilità dei dati attraverso la creazione di dataset pubblici a beneficio della società.
Proprio per questo, il Data Governance Act introduce una disciplina specifica, che integra la Direttiva Ue “OpenData” sui dati aperti. La nuova normativa mira a favorire il più ampio riutilizzo dei dati del settore pubblico, nel rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e della privacy.
Il problema della privacy
Con riguardo al trattamento dei dati personali, il DGA integra le direttive contenute nel Regolamento Ue 2016/679 (GDPR) sulla privacy. Inoltre, rispetto al trasferimento di dati in Paesi extra Ue, la Commissione europea può adottare decisioni di adeguatezza. Essa può, infatti, dichiarare che specifici Paesi terzi forniscano garanzie adeguate all’uso dei dati trasferiti fuori dallo spazio dell’Ue.
Ricerca e consultazione dei dati
È prevista l’istituzione di un registro elettronico, disponibile presso degli appositi sportelli unici nazionali. Lo strumento è un utile punto di accesso per la ricerca e la consultazione dei dati del settore pubblico europeo.
Il DGA contempla, inoltre, l’erogazione di servizi di intermediazione dei dati, mediante la creazione di apposite piattaforme digitali gestite da fornitori autorizzati. I gestori, previamente iscritti in appositi registri, hanno il compito di fornire la condivisione dei dati, così da evitarne l’uso improprio.
L’intento è quello di realizzare un comun denominatore nell’uso delle regoledefinite su scala europea, al fine di incrementare la fiducia degli individui e delle aziende.
European Data Innovation Board
Tra le novità introdotte dal DGA vi è anche l’istituzione di un Comitato europeo per l’innovazione dei dati, l’European Data Innovation Board. La funzione di quest’ultimo è quella di fornire assistenza alla Commissione europea nel processo di miglioramento del sistema di interoperabilità dei servizi di intermediazione dei dati. Inoltre, collabora nell’aggiornamento periodico di apposite linee guida sull’uso dei dati disponibili.