CHIETI (ITALPRESS) – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, nell’ambito dell’azione di contrasto alle frodi nel settore della spesa pubblica a tutela del bilancio nazionale, ha sequestrato 10 impianti fotovoltaici e beni per oltre 24 milioni di euro nelle province di Chieti e Pescara.
In particolare, i Finanzieri della Compagnia di Lanciano hanno accertato un sofisticato sistema fraudolento teso all’indebita percezione di incentivi statali, conseguenti alla cosiddetta prassi dell'”artato frazionamento” dei campi fotovoltaici.
In dettaglio, le attività hanno permesso di disvelare il modus operandi posto in essere da un’unica proprietà, attraverso la costituzione di 4 società, le quali hanno realizzato un parco fotovoltaico di potenza pari a circa 9,5 Megawatt, frazionandolo in 10 impianti, asseritamente autonomi ed indipendenti, ciascuno di potenza inferiore a 1 Megawatt.
La procedura adottata ha consentito, pertanto, di aggirare la normativa in tema di autorizzazioni per la realizzazione di opere di tal genere e di introitare incentivi statali, erogati dal Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. (GSE), in misura maggiore rispetto al dovuto. Al termine dell’indagine, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 7 persone per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, è scattato il sequestro preventivo, dei dieci impianti fotovoltaici e di beni fino alla concorrenza di euro 24.037.988,59 (intero importo degli incentivi statali percepiti, considerato quale profitto del reato).
I finanzieri, supportati dal Reparto Aeronavale di Pescara, che ha effettuato mirate ricognizioni aeree, hanno, quindi, provveduto a sequestrare gli impianti fotovoltaici nonchè conti correnti, partecipazioni societarie e 58 immobili, tra cui ville e abitazioni di assoluto pregio, anche di interesse storico – culturale, insistenti nei comuni di Chieti, Lanciano, Mozzagrogna, Pescara e Cepagatti.
In particolare, i Finanzieri della Compagnia di Lanciano hanno accertato un sofisticato sistema fraudolento teso all’indebita percezione di incentivi statali, conseguenti alla cosiddetta prassi dell'”artato frazionamento” dei campi fotovoltaici.
In dettaglio, le attività hanno permesso di disvelare il modus operandi posto in essere da un’unica proprietà, attraverso la costituzione di 4 società, le quali hanno realizzato un parco fotovoltaico di potenza pari a circa 9,5 Megawatt, frazionandolo in 10 impianti, asseritamente autonomi ed indipendenti, ciascuno di potenza inferiore a 1 Megawatt.
La procedura adottata ha consentito, pertanto, di aggirare la normativa in tema di autorizzazioni per la realizzazione di opere di tal genere e di introitare incentivi statali, erogati dal Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. (GSE), in misura maggiore rispetto al dovuto. Al termine dell’indagine, che ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di 7 persone per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, è scattato il sequestro preventivo, dei dieci impianti fotovoltaici e di beni fino alla concorrenza di euro 24.037.988,59 (intero importo degli incentivi statali percepiti, considerato quale profitto del reato).
I finanzieri, supportati dal Reparto Aeronavale di Pescara, che ha effettuato mirate ricognizioni aeree, hanno, quindi, provveduto a sequestrare gli impianti fotovoltaici nonchè conti correnti, partecipazioni societarie e 58 immobili, tra cui ville e abitazioni di assoluto pregio, anche di interesse storico – culturale, insistenti nei comuni di Chieti, Lanciano, Mozzagrogna, Pescara e Cepagatti.
foto: ufficio stampa Guardia di Finanza
(ITALPRESS).