NAPOLI (ITALPRESS) – Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, alla vigilia del match casalingo, di campionato, contro l’Atalanta, non ha voluto parlare dei tanti infortunati al momento in infermeria. Al contrario, in conferenza stampa, si è concentrato sullo spirito del gruppo, sul valore del team orobico e sulla sua squalifica, di certo non digerita.
Dovrebbero mancare sei uomini, ovvero Manolas, Koulibaky, Insigne, Fabian Ruiz, Anguissa e Osimhen, ma Spalletti crede nelle potenzialità del suo gruppo. “Gli infortunati? Si sceglie la formazione con quelli che rimangono. E’ fondamentale restare uniti, a protezione della squadra. Abbiamo già dimostrato, nelle difficoltà, di avere molto a cuore questa maglia. Sono tutti pronti a mettere in mostra le proprie qualità. Ora vediamo se ci si lascia spaventare oppure se si trovano nuove energie e nuove forze. Diventa fondamentale aver bene impresso nella testa che noi siamo il mezzo per raggiungere la felicità nostra e di tutte le persone che ci stanno vicine e che ci vogliono bene”, ha dichiarato l’allenatore del Napoli.
“L’Atalanta è un cliente molto scomodo. Loro sono costruiti molto bene, hanno una rosa completa e sanno bene dove vogliono andare. Se si parla di completezza di squadra, noi siamo a posto ma ci sono anche squadre ancor più a posto del Napoli. Abbiamo le caratteristiche per mettere in difficoltà l’Atalanta. Non dobbiamo far comandare loro il gioco: sono in grado di portarti in giro e di farti faticare parecchio”, ha poi precisato Spalletti.
“Il mio stato d’animo è sempre lo stesso. Faccio fatica a sopportare la squalifica. Io vivo per allenare: invece mi viene levato il ‘mio mondò. Bisogna però accettare certe cose, come gli infortuni, gli errori arbitrali o anche le scelte sbagliate di un allenatore”, ha concluso il tecnico del team azzurro.
(ITALPRESS).
Dovrebbero mancare sei uomini, ovvero Manolas, Koulibaky, Insigne, Fabian Ruiz, Anguissa e Osimhen, ma Spalletti crede nelle potenzialità del suo gruppo. “Gli infortunati? Si sceglie la formazione con quelli che rimangono. E’ fondamentale restare uniti, a protezione della squadra. Abbiamo già dimostrato, nelle difficoltà, di avere molto a cuore questa maglia. Sono tutti pronti a mettere in mostra le proprie qualità. Ora vediamo se ci si lascia spaventare oppure se si trovano nuove energie e nuove forze. Diventa fondamentale aver bene impresso nella testa che noi siamo il mezzo per raggiungere la felicità nostra e di tutte le persone che ci stanno vicine e che ci vogliono bene”, ha dichiarato l’allenatore del Napoli.
“L’Atalanta è un cliente molto scomodo. Loro sono costruiti molto bene, hanno una rosa completa e sanno bene dove vogliono andare. Se si parla di completezza di squadra, noi siamo a posto ma ci sono anche squadre ancor più a posto del Napoli. Abbiamo le caratteristiche per mettere in difficoltà l’Atalanta. Non dobbiamo far comandare loro il gioco: sono in grado di portarti in giro e di farti faticare parecchio”, ha poi precisato Spalletti.
“Il mio stato d’animo è sempre lo stesso. Faccio fatica a sopportare la squalifica. Io vivo per allenare: invece mi viene levato il ‘mio mondò. Bisogna però accettare certe cose, come gli infortuni, gli errori arbitrali o anche le scelte sbagliate di un allenatore”, ha concluso il tecnico del team azzurro.
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