La riunione dei G20 è culminata nella approvazione di una Dichiarazione dei Ministri che indica 12 azioni per accelerare la transizione digitale.
Si è svolta – ieri 5 agosto, a Trieste – la riunione dei ministri del G20 sulla digitalizzazione, presieduta dal Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti e dal Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao.
All’incontro ha partecipato anche il sottosegretario allo Sviluppo economico Anna Ascani.
La trasformazione digitale per una crescita economica sostenibile
La Presidenza Italiana ha posto al centro del dibattito il tema della trasformazione digitale delle attività produttive in favore di una crescita economica sostenibile, con una attenzione particolare alle micro, piccole e medie imprese. Alla inclusione sociale, allo sviluppo e applicazione di tecnologie innovative. Nonché alla digitalizzazione della pubblica amministrazione.
Sulla base dei risultati e degli impegni del passate presidenze G20, considerato inoltre l’impatto del Covid-19 sull’economia globale, i Ministri concordano sulla urgenza di accelerare la trasformazione digitale.
E di coglierne tutte le opportunità che ne derivano, preparando il campo per le sfide future e tenendo conto dei diversi livelli di sviluppo dei paesi.
I lavori del G20 sono stati coadiuvati dalla DETF (Digital Economy Task Force) e gestiti con un approccio multistakeholder. Attraverso l’organizzazione di forum e consultazioni di gruppi di lavoro.
La riunione dei G20 è culminata nella approvazione di una Dichiarazione dei Ministri che indica 12 azioni per accelerare la transizione digitale:
Si afferma l’impegno a sfruttare il potenziale della digitalizzazione per una ripresa economica resiliente, forte, sostenibile e inclusiva, nelle tre dimensioni “persone, pianeta e prosperità”, senza lasciare nessuno indietro.
Si riconosce che le aziende debbano essere preparate per ulteriori cambiamenti tecnologici, al fine di affrontare le sfide future verso un’economia sostenibile, aperta, condivisa e più innovativa.
Si sostiene la volontà di implementare l’Intelligenza Artificiale (IA) affidabile e di rafforzare le abilità delle MPMI, compresa la loro capacità di utilizzare i dati, l’accesso ai finanziamenti, le opportunità di condivisione delle conoscenze, così come la creazione di forza lavoro qualificata.
Si poclama che la misurazione dell’economia digitale rimane una priorità dei paesi del G20 e delle organizzazioni internazionali.
Per attuarla verranno dedicate risorse adeguate, favorendo il contributo della condivisione di buone pratiche soprattutto per quanto riguarda la misurazione dell’IA e il divario digitale di genere.
Ci si impegna ad agire per sensibilizzare, educare e sostenere i consumatori, anche attraverso programmi di alfabetizzazione digitale. Con l’obiettivo di garantire la protezione degli stessi per quanto riguarda la qualità e la sicurezza dei prodotti, la privacy, la protezione dei dati personali, e le pratiche commerciali sleali. Con particolare attenzione ai consumatori vulnerabili.
Per la prima volta tra le priorità del G20 Digital Economy si include la protezione e la consapevolezza dei bambini nell’ambiente digitale.
Si prende l’ impegno a promuovere un ambiente digitale sicuro, inclusivo, trasparente e vantaggioso per i bambini, che metta al centro contenuti online adeguati all’età e di alta qualità, ispirandosi alla raccomandazione dell’OCSE.
Viene accolto con favore il rapporto della Presidenza italiana sulle pratiche del G20 in materia di appalti pubblici innovativi per le città e le comunità intelligenti, Come strumento per aumentare e condividere le conoscenze e migliorare l’azione pubblica.
Si proclama l’impegno a colmare i divari di connettività e incoraggiano l’obiettivo di promuovere l’accesso universale ed economico alla connettività per tutti entro il 2025.
Riconoscendo il lavoro e i risultati ottenuti sulla libera circolazione dei dati basata sulla fiducia e sul trasferimento dei dati tra paesi, si approfondiscono le conoscenze reciproche dei diversi approcci adottati dai Governi, grazie ad una mappatura dei punti in comune realizzata dall’OCSE
Si prende l’impegno di perseguire e garantire la qualità,la diffusione e l’accessibilità dei servizi pubblici digitali, e di favorire le necessarie competenze dei dipendenti pubblici.
Si sostiene l’importanza delle soluzioni di identità digitale, facilmente utilizzabili, affidabili, sicure e portatili, che assicurano la privacy e la protezione dei dati personali. Per garantire ai cittadini e alle imprese l’accesso ai servizi digitali in sicurezza e nel rispetto della privacy.
Si riconosce il ruolo della regolamentazione agile nel favorire l’innovazione e la crescita economica. Così come nel controllare e prevenire i possibili impatti negativi del progresso tecnologico, specie in ambito sociale e ambientale.
Si prende l’impegno a continuare a lavorare verso la digitalizzazione per una ripresa resiliente, forte, sostenibile e inclusiva, affrontando le disuguaglianze.
A tale scopo si accoglie con favore la trasformazione della Digital Economy Task Force (DETF) nel Digital Economy Working Group (DEWG).
(Foto in alto: Il ministro Giancarlo Giorgetti e la sottosegretaria Anna Ascani)
Tutte le foto sono tratte da: https://www.mise.gov.it/
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