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Regione Abruzzo, il flop annunciato del bando per l’editoria locale

Il principale ostacolo è stato rappresentato dal requisito dell’avere in redazione “almeno un assunto con contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico”.

Dei 440mila euro previsti, saranno erogati solo 233mila.  Tra i beneficiari, una sola testata giornalistica on line, mentre neanche un euro è stato assegnato alla stampa quotidiana e periodica e alle agenzie di stampa.

Era un bando, quello lanciato dal Corecom abruzzese, finanziato con 440mila euro previsto dall’articolo 13 della legge regionale 9 luglio 2020, n. 16 (c.d. Cura Abruzzo due), approvato dal Consiglio regionale ad aprile scorso per sostenere famiglie e imprese in ginocchio per la emergenza covid, che doveva risollevare le sorti delle imprese abruzzesi della comunicazione ed informazione anch’essa duramente colpite dall’emergenza coronavirus, per salvaguardare i livelli occupazionali e la pluralità dell’offerta giornalistica.

“E invece alla fine dei giochi,  – ci informa la testata giornalistica Abruzzoweba causa principalmente dell’ostacolo rappresentato del requisito denominato killer dell’avere in redazione almeno un assunto con contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico, saranno erogati solo 233 mila euro, a favore di 7 televisioni, 3 radio, una sola testata giornalistica on line, mentre neanche un euro è stato assegnato alla  stampa quotidiana e periodica e alle agenzie di stampa”.

Tanti potenziali beneficiari non hanno nemmeno fatto domanda, altri se la sono vista respingere: questo nella impossibilità di ottemperare ai due requisiti essenziali, oltre ad almeno un contratto nazionale giornalistico, anche per avere subito una riduzione del fatturato, per effetto dell’emergenza sanitaria, nel periodo marzo-maggio di almeno il 25% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Che il bando avesse qualche problema – spiega Abruzzoweb  – è stato evidente dal fatto che dopo la pubblicazione del 5 agosto con scadenza il 4 settembre, è stato prorogato al 26 settembre, in quanto già allora era pervenuto un numero esiguo di domande. In palio un  budget così ripartito: 140.000 per le tv, 80.000 per le radio 120.000 per la  stampa quotidiana, periodica  e le agenzie, 100.000 a favore delle testate giornalistiche on line. La proroga non ha però sortito l’effetto sperato.

In particolare, singolare è che nessun giornale e agenzia abbia fatto domanda, lasciando intonsi i 120 mila euro a loro destinati, come pure le pochissime domande tra le testate on line e un solo beneficiario, la New editor srl, società teramana editrice del quotidiano on line “La Città”, collegato al quotidiano cartaceo, che ha ottenuto 25 mila euro.

Altre quattro società che operano nell’online sono state escluse e stessa sorte toccata a tre emittenti radiofoniche. Tutte accolte le domande delle emittenti televisive, che hanno quasi esaurito il budget.

Come detto, il motivo principale risiede nel requisito inserito nel bando che costituiva una conditio sine qua non per accedere al contributo: avere una redazione composta da almeno un giornalista assunto con contratto collettivo nazionale di lavoro giornalistico.

“È oramai assodato infatti che, complice l’endemica crisi del settore dell’informazione,  – commenta l’articolo di Abruzzoweb –  al Contratto nazionale giornalistico, molto oneroso per il datore di lavoro, vengono preferite altre tipologie contrattuali a tempo determinato e indeterminato, oltre ai dilaganti rapporti di collaborazione parasubordinata a partita iva”.

E così in particolare, è la triste considerazione dell’articolista: “La quasi totalità delle testate on line, potenzialmente beneficiarie, e che macinano ciascuna decine di migliaia di accessi unici al giorno, affermandosi come il presente e il futuro dell’informazione, non hanno nemmeno fatto domanda. Escluse da ogni forma di aiuto, anche in questa occasione”.

Sicuramente un monito per i politici e i rappresentanti del settore..

Ora, fa sapere l’articolo giornalistico, i 207 mila euro circa rimasti in cassa saranno utilizzati per finanziare una campagna pubblicitaria istituzionale finalizzata “ad incentivare e promuovere le eccellenze regionali” che sarà messa in campo dai media abruzzesi che hanno partecipato al bando lanciato il 21 dicembre e scaduto l’8 gennaio scorso.

uspi

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