ROMA (ITALPRESS) – “Il taglio dei parlamentari è alle porte ed è già iniziata la corsa per denigrare questa riforma. Vi stanno dicendo che è una cosa sbagliata e che stiamo tagliando la democrazia. Del resto dicevano lo stesso quando abbiamo tagliato i vitalizi. E ancora oggi qualcuno li considera un diritto dei parlamentari”. Così sul suo profilo Facebook il ministro degli Esteri ed esponente del M5s, Luigi Di Maio, che aggiunge: “Vi diranno il peggio del peggio su questa riforma e sapete perchè? Perchè porta il nome del M5s. Provate a chiedere a queste persone di motivare la loro contrarietà, vedrete che non sapranno rispondervi. In Europa solo l’Italia ha 945 poltrone tra deputati e senatori. In Germania sono circa 700, in Gran Bretagna circa 650 e in Francia meno di 600. Non è la quantità delle cose a misurare il grado di democrazia di un Paese, ma la qualità, la qualità delle leggi che vengono varate”.
“Tagliare 345 parlamentari – sottolinea Di Maio – è una cosa di buon senso, farà risparmiare soldi agli italiani e migliorerà l’efficienza di tutto il sistema. Tra l’altro, sapete quanto costano alle casse dello Stato questi 345 stipendi in più? Circa 300mila euro al giorno, praticamente quanto guadagna un comune mortale in più di 10 anni di lavoro. Per questo, mi sorprende il silenzio di alcune forze politiche, ma non voglio alzare polemiche. Il 20 e il 21 settembre, fortunatamente, la parola sarà vostra. Toccherà a ogni cittadino scegliere, con un referendum. Potrà scegliere se far fare all’Italia un altro passo avanti, oppure se lasciare tutto com’è ora. Non devo e non dobbiamo convincere nessuno. Io non ho dubbi. La scelta è chiarissima e questa volta ce l’abbiamo davanti agli occhi”.
(ITALPRESS).
“Tagliare 345 parlamentari – sottolinea Di Maio – è una cosa di buon senso, farà risparmiare soldi agli italiani e migliorerà l’efficienza di tutto il sistema. Tra l’altro, sapete quanto costano alle casse dello Stato questi 345 stipendi in più? Circa 300mila euro al giorno, praticamente quanto guadagna un comune mortale in più di 10 anni di lavoro. Per questo, mi sorprende il silenzio di alcune forze politiche, ma non voglio alzare polemiche. Il 20 e il 21 settembre, fortunatamente, la parola sarà vostra. Toccherà a ogni cittadino scegliere, con un referendum. Potrà scegliere se far fare all’Italia un altro passo avanti, oppure se lasciare tutto com’è ora. Non devo e non dobbiamo convincere nessuno. Io non ho dubbi. La scelta è chiarissima e questa volta ce l’abbiamo davanti agli occhi”.
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