ROMA (ITALPRESS) – Sul reddito di cittadinanza “non è autorizzata nessuna interpretazione secondo la quale ci si trovi difronte a una voragine, perchè dalle ultime stime dell’Inps si registra un significativo trend in discesa del numero dei nuclei richiedenti. Inoltre, nel corso degli ultimi cinque mesi dell’anno le revoche hanno riguardato quasi 29 mila nuclei di decadenze per aumento del reddito quindi di fuoriuscita dalla condizione inziale. Sono state 178mila le persone non più beneficiare perchè non hanno più chiesto il reddito perchè non avevano più i requisiti e quindi hanno trovato o un’ occupazione, o come fonte di sostentamento diverso”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, intervenendo al question time alla Camera.
“Credo che semmai un intervento praticabile, non credo risolutivo ma sicuramente utile, può essere quello di consentire una migliore compatibilità del reddito di cittadinanza con il percepimento di redditi da lavoro di carattere stagionale. Su questo punto credo che sia importante approfondire e dare una risposta. Lo dico perchè a fronte di una narrazione, spesso non basata su dei dati oggettivi, non risultano invece evidenze di un uso abnorme distorto della misura superiore a tutte le altre provvidenze pubbliche. Qui noi non siamo di fronte a patologie che si discostino in modo significativo rispetto agli altri strumenti di finanziamento pubblico alle imprese, alle famiglie o alle persone”, ha concluso il ministro.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-
“Credo che semmai un intervento praticabile, non credo risolutivo ma sicuramente utile, può essere quello di consentire una migliore compatibilità del reddito di cittadinanza con il percepimento di redditi da lavoro di carattere stagionale. Su questo punto credo che sia importante approfondire e dare una risposta. Lo dico perchè a fronte di una narrazione, spesso non basata su dei dati oggettivi, non risultano invece evidenze di un uso abnorme distorto della misura superiore a tutte le altre provvidenze pubbliche. Qui noi non siamo di fronte a patologie che si discostino in modo significativo rispetto agli altri strumenti di finanziamento pubblico alle imprese, alle famiglie o alle persone”, ha concluso il ministro.
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