MILANO (ITALPRESS) – Una raffineria di droga è stata scoperta a Milano dalla polizia di Stato, che ha arrestato due cittadini marocchini, K.D. di 30 anni e M.A. di 51 anni, regolari sul territorio nazionale. Entrambi dovranno rispondere di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno individuato a Quarto Oggiaro un box dove due persone lavoravano l’eroina. Le indagini dei poliziotti si sono concentrate su un’auto che rilasciava un odore riconducibile a sostanze chimiche, tipicamente utilizzate per il taglio di sostanze stupefacenti. Il sospetto che la vettura, una Ford Fusion, potesse essere utilizzata per il trasporto di droga, ha indotto gli investigatori ad avviare un’attività di monitoraggio per individuarne chi la conducesse. Ripetuti appostamenti e pedinamenti hanno consentito di
incentrare l’attenzione su due persone, di origini nordafricane, che alternativamente utilizzavano l’auto e la parcheggiavano sempre nella stessa area, lontano dalla loro dimora.
Durante un servizio di osservazione, in via Cellini a Segrate, dove era parcheggiata la Ford Fusion, gli agenti della Squadra Mobile hanno notato l’arrivo di un’autovettura, una Bmw di colore nero, con le due persone già viste nei giorni precedenti, che si è fermata accanto alla Ford. Con un’azione rapida, dalla Bmw è sceso il passeggero, si è diretto verso il bagagliaio della Ford ed ha prelevato dal suo interno un borsone. I poliziotti, convinti che al suo interno vi potesse essere droga, sono intervenuti immediatamente riuscendo a bloccare l’uomo che aveva prelevato il borsone. In quel frangente il conducente della Bmw, resosi conto dell’intervento dei poliziotti, è partito a gran velocità tentando di far perdere le proprie tracce. Ne è nato un inseguimento rocambolesco prima a bordo delle auto e poi a piedi, che si è concluso dopo che la Bmw ha arrestato la marcia contro una transenna. Il conducente in fuga è stato raggiunto dagli agenti e bloccato.
All’interno del borsone i poliziotti hanno rinvenuto 16 confezioni contenenti 8 chili di eroina. Inoltre, in un vano nascosto sotto il sedile del passeggero, sono stati rinvenuti 1.150 euro in contanti, una bustina in cellophane con alcuni grammi di sostanza da taglio e una pistola al peperoncino per autodifesa. A bordo della Bmw, inoltre, sono stati rinvenuti un piccone, alcune confezioni di sacchetti gelo per freezer e diverso materiale da confezionamento.
La presenza di oggetti tipici per il confezionamento di stupefacenti e di odore di sostanza chimica ha fatto sorgere il sospetto agli agenti che i due non fossero semplici “corrieri” della droga ma trafficanti impegnati nel taglio e nello “spaccio di piazza”. L’intuizione si è rivelata giusta perchè i poliziotti nell’abitazione, nella cantina e nel box di uno dei due marocchini hanno scoperto una vera e propria “raffineria” di eroina. In particolare, gli agenti della Squadra Mobile hanno
trovato materiale per la lavorazione ed il taglio dell’eroina come 6 frullatori, 1 bilancia, materiale da confezionamento, ma soprattutto 11 fusti in metallo contenenti ciascuno 25 chili circa di paracetamolo e caffeina per un totale di 240 chili lordi circa, altri 14 chili di sostanza da taglio non ben identificata e 7 scatole contenenti ciascuna 6 bottiglie di solventi chimici.
(ITALPRESS).
Gli agenti della Squadra Mobile hanno individuato a Quarto Oggiaro un box dove due persone lavoravano l’eroina. Le indagini dei poliziotti si sono concentrate su un’auto che rilasciava un odore riconducibile a sostanze chimiche, tipicamente utilizzate per il taglio di sostanze stupefacenti. Il sospetto che la vettura, una Ford Fusion, potesse essere utilizzata per il trasporto di droga, ha indotto gli investigatori ad avviare un’attività di monitoraggio per individuarne chi la conducesse. Ripetuti appostamenti e pedinamenti hanno consentito di
incentrare l’attenzione su due persone, di origini nordafricane, che alternativamente utilizzavano l’auto e la parcheggiavano sempre nella stessa area, lontano dalla loro dimora.
Durante un servizio di osservazione, in via Cellini a Segrate, dove era parcheggiata la Ford Fusion, gli agenti della Squadra Mobile hanno notato l’arrivo di un’autovettura, una Bmw di colore nero, con le due persone già viste nei giorni precedenti, che si è fermata accanto alla Ford. Con un’azione rapida, dalla Bmw è sceso il passeggero, si è diretto verso il bagagliaio della Ford ed ha prelevato dal suo interno un borsone. I poliziotti, convinti che al suo interno vi potesse essere droga, sono intervenuti immediatamente riuscendo a bloccare l’uomo che aveva prelevato il borsone. In quel frangente il conducente della Bmw, resosi conto dell’intervento dei poliziotti, è partito a gran velocità tentando di far perdere le proprie tracce. Ne è nato un inseguimento rocambolesco prima a bordo delle auto e poi a piedi, che si è concluso dopo che la Bmw ha arrestato la marcia contro una transenna. Il conducente in fuga è stato raggiunto dagli agenti e bloccato.
All’interno del borsone i poliziotti hanno rinvenuto 16 confezioni contenenti 8 chili di eroina. Inoltre, in un vano nascosto sotto il sedile del passeggero, sono stati rinvenuti 1.150 euro in contanti, una bustina in cellophane con alcuni grammi di sostanza da taglio e una pistola al peperoncino per autodifesa. A bordo della Bmw, inoltre, sono stati rinvenuti un piccone, alcune confezioni di sacchetti gelo per freezer e diverso materiale da confezionamento.
La presenza di oggetti tipici per il confezionamento di stupefacenti e di odore di sostanza chimica ha fatto sorgere il sospetto agli agenti che i due non fossero semplici “corrieri” della droga ma trafficanti impegnati nel taglio e nello “spaccio di piazza”. L’intuizione si è rivelata giusta perchè i poliziotti nell’abitazione, nella cantina e nel box di uno dei due marocchini hanno scoperto una vera e propria “raffineria” di eroina. In particolare, gli agenti della Squadra Mobile hanno
trovato materiale per la lavorazione ed il taglio dell’eroina come 6 frullatori, 1 bilancia, materiale da confezionamento, ma soprattutto 11 fusti in metallo contenenti ciascuno 25 chili circa di paracetamolo e caffeina per un totale di 240 chili lordi circa, altri 14 chili di sostanza da taglio non ben identificata e 7 scatole contenenti ciascuna 6 bottiglie di solventi chimici.
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