ROMA (ITALPRESS) – Una lunga nota in cui ricorda Antonio Segni nel 130esimo anniversario della nascita diventa l’occasione, per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, di sottolineare alcuni punti sollevati dal suo predecessore (che fu eletto nel 1962). “In occasione dell’avvio della IV legislatura repubblicana – spiega Mattarella -, il presidente Segni ritenne infatti di segnalare l’opportunità di intervenire sui meccanismi di elezione e nomina dei giudici costituzionali al fine di evitare quelli che definiva “inconvenienti” nella durata dei mandati, per assicurare, invece, una certa continuità nella composizione del collegio e il Parlamento, pochi anni dopo, diede seguito a questa prima esortazione”.
“Fu anche l’occasione per esprimere la convinzione che fosse opportuno introdurre in Costituzione il principio della “non immediata rieleggibilità” del Presidente della Repubblica – spiega ancora Mattarela -. In quell’occasione Segni definiva “il periodo di sette anni sufficiente a garantire una continuità nell’azione dello Stato” – aggiunge il presidente -. Inoltre – aggiungeva – “la proposta modificazione vale anche ad eliminare qualunque, sia pure ingiusto, sospetto che qualche atto del Capo dello Stato sia compiuto al fine di favorirne la rielezione”. Di qui l’affermazione che “una volta disposta la non rieleggibilità del Presidente, si potrà anche abrogare la disposizione dell’art.88 comma 2° della Costituzione, che toglie al Presidente il potere di sciogliere il Parlamento negli ultimi mesi del suo mandato””.
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