Cambiano le regole per l’iscrizione nell’elenco dei pubblicisti all’Ordine dei giornalisti della Puglia.
Infatti, “il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Puglia ha approvato all’unanimità una delibera che impone all’aspirante pubblicista, in un biennio, di pubblicare almeno 40 articoli se collabora con un mensile, almeno 100 se collabora con un settimanale, e almeno 150 se si tratta di quotidiani, tv, radio e web”, si legge sulla nota sul sito dell’OdG regionale. Ma fin qui, nulla di strano.
Poi la spiegazione prosegue, specificando l’esatto compenso da certificare in base alle diverse tipologie di periodicità e qui si nota qualche stranezza: “se si tratta di un mensile deve essere di almeno 800 euro, necessari almeno 2000 euro per i settimanali e almeno 3000 euro per quotidiani, tv e radio. Il compenso sale ad almeno 4000 euro se si tratta di una testata web. La soglia di 4000 euro è necessaria se la testata giornalistica periodica, quotidiana, settimanale, mensile, radio o tv, edita anche un sito web”.
La soglia si alza quindi di 1.000 euro se si tratta di una testata web, parametro che però forse non rispecchia al meglio la situazione economica dei giornali digitali.
Come anche in altre Regioni, in ogni caso, le retribuzioni “dovranno essere dimostrate attraverso la presentazione della Certificazione Unica, corredata della Comunicazione di avvenuto ricevimento dell’Agenzia delle Entrate per ogni anno fiscale concluso e copia dei pagamenti tracciati andati a buon fine. Non sono ammesse altre forme di pagamento come forme di compenso cumulative a fine biennio o contributi in contanti”.
Il testo poi si conclude con il chiarimento delle tempistiche di applicazione della nuova norma. “È previsto un periodo transitorio, per le collaborazioni in essere prima dell’approvazione della delibera. I nuovi parametri di accesso si applicano alle domande degli aspiranti pubblicisti che iniziano la loro collaborazione nel corso del 2022 e non si applicano a quanti hanno iniziato la collaborazione nel corso del 2020. Per quanti hanno iniziato la collaborazione nel 2021 vale il vecchio regolamento solo per il primo anno, mentre nel secondo saranno applicate le nuove regole”.