A quasi 20 anni dall’ultima revisione, le tariffe dei premi Inail 2019 per l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali sono stati aggiornate. Registrati i decreti interministeriali.
Dopo l’approvazione del nuovo impianto tariffario da parte del Ministro del Lavoro, assieme al Ministro dell’Economia e delle Finanza, sono arrivati i decreti interministeriali, registrati dalla Corte dei conti.
E così iniziano a prendere corpo le novità previste nella Legge di bilancio 2019 sui premi Inail per le aziende.
La revisione delle tariffe dei premi, in vigore dallo scorso primo gennaio come stabilito dalla legge di bilancio 2019, ha riguardato in particolare l’aggiornamento del nomenclatore, il ricalcolo dei tassi medi e il meccanismo di oscillazione del tasso per andamento infortunistico. La riduzione dei tassi, definita con tre decreti interministeriali Lavoro-MEF, dovrebbe generare un risparmio per i datori di lavoro attorno a 1,7 miliardi di euro.
Il decreto interministeriale per adeguarsi a quanto stabilito dalla nuova Manovra di Governo ha visto le tariffe ridotte per una media del 32%.
I tre decreti, voluti dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio e pubblicati il 3 aprile sul sito dello stesso dicastero, riguardano i premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali delle gestioni:
– Industria, artigianato, terziario e altre attività,
– Titolari e i familiari adiuvanti di aziende artigiane e dei soci di società fra artigiani lavoratori,
– Navigazione.
Ecco tutte le novità sulle Registrati i decreti interministeriali. .
Nomenclatore aggiornato: entrano anche i rider
Nella nuova formulazione il nomenclatore tariffario, che attribuisce ai vari tipi di attività tassi differenziati in funzione dello specifico rischio lavorativo, è stato reso più aderente agli attuali fattori di rischio, ridefinendo lavorazioni già previste dalle tariffe precedenti, istituendo nuove voci di tariffa relative a lavorazioni ancora in fase di sviluppo e a nuove modalità organizzative del lavoro, e introducendo cicli tecnologici che si sono diffusi nell’ultimo ventennio ma che non esistevano ancora all’epoca dell’ultima revisione.
Ecco alcuni esempi:
– nuova voce di tariffa per le attività legate alla produzione di nanomateriali
– esplicitazione all’interno del nomenclatore dell’intero ciclo dei rifiuti
– la previsione delle attività di consegna merci svolte in ambito urbano dai cosiddetti rider
Il lavoro preliminare svolto dall’Inail sulle voci di tariffa esistenti ha permesso inoltre di eliminare quelle obsolete, perché relative a un contesto produttivo ormai superato. Questa razionalizzazione si è tradotta in una significativa contrazione del numero delle voci di tariffa, che sono passate da 739 a 595.
Scarica qui le nuove tariffe Inail 2019.
La revisione delle tariffe ha portato i tassi medi per le imprese alla riduzione di quasi un terzo. Le modifiche, come ha spiegato il Ministero, per i diversi tipi di lavorazione sono stati determinate prendendo in considerazione i dati sull’andamento infortunistico e tecnopatico nel triennio 2013-2015 e le retribuzioni soggette a contribuzione di competenza nello stesso periodo.
I tassi in vigore fino al 1° gennaio 2019 facevano riferimento ai dati del triennio 1995-1997.
Il risultato è una diminuzione del 32,72% dei tassi medi per le aziende, che passano dal 26,53 per mille del 2000 al 17,85 per mille. Si stima un risparmio complessivo per le imprese di circa 1,7 miliardi di euro in tre anni.
Alcuni tagli sui tassi delle tariffe arrivano anche al 50% e in generale sono stati tutti ridotti, anche per le lavorazioni più rischiose sono stati mantenuti entro il 110 per mille, rispetto al 130 per mille della Tariffa 2000.
In previsione dell’aggiornamento del sistema tariffario, il termine del 31 dicembre entro cui l’Istituto rende disponibili al datore di lavoro gli elementi necessari per il calcolo del premio assicurativo è stato poi differito al 31 marzo, mentre le scadenze per il pagamento del premio e per la presentazione telematica delle dichiarazioni delle retribuzioni sono state posticipate al 16 maggio. Il rinvio dell’autoliquidazione comporta anche il differimento dei termini per il versamento dei contributi associativi, che doveva essere effettuato contestualmente al pagamento del premio.
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