«Mi rifiuto di firmare emendamenti alla legge sulle trasmissioni radiotelevisive e rinvio il disegno di legge al Sejm per un riesame», ha dichiarato il Presidente polacco.
Il caso
A metà dicembre, i parlamentari polacchi hanno approvato una legge che sancisce il dovere delle autorità di “ripolonizzare” i media. «Proteggendoli – aggiunge il testo – dalle proprietà straniere e in primo luogo dagli investitori di Paesi esterni all’Unione europea».
Si tratta di una controversa norma che limita le partecipazioni straniere in società e gruppi media. Considerata da più parti uno stratagemma legale per bloccare Tvn24, canale news di proprietà Usa (gruppo Discovery).
Il veto del Presidente Duda
Il presidente polacco Andrzej Duda ha annunciato il veto sulla Legge.
Il presidente, ha riferito la stampa polacca, ha deciso di porre il veto e di rinviare la legge alla Camera per un riesame.
«Mi rifiuto di firmare emendamenti alla legge sulle trasmissioni radiotelevisive e rinvio il disegno di legge al Sejm per un riesame. Ciò significa che pongo il veto al disegno di legge», ha affermato Duda.
Il presidente polacco ha citato in particolare un accordo sugli investimenti tra Varsavia e Washington del 1990 per spiegare il suo rifiuto: «Lo dobbiamo rispettare. – ha spiegato – Altrimenti nessuno rispetterà più questi accordi».
Duda ha espresso il timore che la “Lex TVN24″ funga da deterrente per le aziende che vogliono investire in Polonia. L’intenzione del governo Morawiecki di limitare ulteriormente la libertà di stampa.
Le proteste
Contro il provvedimento voluto dal governo per limitare ulteriormente la libertà di stampa si erano già pronunciati il governo Usa e la Commissione europea.
La norma aveva anche provocato, nei mesi scorsi, anche numerose proteste di piazza.
(Foto in alto: Andrzej Duda giura come Presidente della Repubblica Polacca, 2015 – da www.wikipedia.org – di The Chancellery of the Senate of the Republic of Poland – licenza CC BY-SA 3.0)