La Commissione europea ha valutato positivamente le modifiche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) fatte dall’Italia riguardanti la transizione verde e digitale.
Tale piano ambizioso prevede un aumento della percentuale di investimenti destinati all’innovazione digitale che sale al 25,6%, 66 riforme – 7 in più rispetto al piano originale – e 150 nuovi investimenti. Ma anche misure REPowerEU che mirano a rafforzare le riforme chiave in settori come la giustizia, gli appalti pubblici e il diritto della concorrenza.
La Commissione europea, accettando la nuova proposta italiana, ha sostenuto che ciò “migliorerà la competitività e la resilienza dell’economia tricolore”.
Ambizione digitale
Grazie ai nuovi investimenti aumenterà anche la preparazione e l’approccio socio-digitale.
Pertanto, le modifiche inserite nel PNRR si dimostrano ambiziose verso la parte digitale della pubblica amministrazione e delle imprese. Facendo aumentare anche l’efficacia delle politiche attive del mercato del lavoro. Perciò, tali investimenti coprono aree quali le energie rinnovabili, le catene di approvvigionamento verdi e le ferrovie.
Infatti, le modifiche dell’Italia rispetto al piano originale, si basano sulla necessità di tenere conto di circostanze oggettive che ostacolano la riuscita degli investimenti previsti.
Le principali sono l’elevata inflazione del 2022 e 2023, le interruzioni della catena di approvvigionamento causa la guerra russo-ucraina e il rialzo di assegnazioni di sovvenzioni di ripresa e resilienza (RRF).
Passaggio successivo
Il Consiglio europeo dovrà, entro quattro settimane, approvare la valutazione positiva della Commissione.
Una volta approvato, consentirà all’Italia di ricevere un rifinanziamento dei fondi REPowerEU, piano dell’Ue volto a migliorare l’efficienza energetica, misure che si concentrano sul rafforzamento delle reti di trasmissione e distribuzione dell’elettricità, sulla sicurezza energetica e sull’accelerazione della produzione di energia rinnovabile.
Articolo di A.D.R.