Pensioni INPGI, erogazione di un importo una tantum nelle tredicesime 2019

L’importo sarà, come negli scorsi anni, a carico del Fondo di perequazione. I destinatari saranno in totale 479 (+60 rispetto al 2018).

Il Consiglio di amministrazione dell’ INPGI ha deciso, anche per il 2019, l’erogazione di un importo una tantum sulle tredicesime, utilizzando l’apposito Fondo di perequazione costituito in occasione del rinnovo del Contratto nazionale di lavoro giornalistico del 2009, alimentato con un contributo di 5,00 euro mensili versato dai giornalisti attivi.

Nonostante la diminuzione del numero degli occupati, il Comitato tecnico Fnsi/Inpgi che si occupa della gestione del Fondo di perequazione, nella riunione del 19 novembre scorso ha proposto di confermare (per il 7° anno consecutivo) i criteri di erogazione precedentemente adottati:

– Pensionati diretti: “una tantum” pari ad euro 2.000,00 lordi alle classi di importo pensionistico fino a 2.500,00 euro lordi mensili (beneficiari 466 rispetto ai 404 dell’anno precedente);

– Pensionati superstiti: “una tantum” pari ad euro 1.500,00 lordi alle classi di importo pensionistico fino a 1.000,00 euro lordi mensili riferiti all’intero nucleo (beneficiari 13 rispetto ai 15 dell’anno precedente).

Per il 2019, dalle proiezioni effettuate dagli uffici, è emerso che i destinatari dell’una tantum saranno in totale 479, sessanta  in più rispetto ai 419 dell’ anno precedente. Poiché il Fondo di perequazione ha lo scopo di contribuire alla perdita del potere d’acquisto che subiscono i trattamenti pensionistici nel corso del tempo, la suddetta erogazione sarà applicata alle pensioni in essere alla data del 31 dicembre 2018.

Dall’erogazione sono stati inoltre esclusi i seguenti trattamenti:

anzianità contributiva INPGI inferiore a 10 anni;

– pensioni non contributive;

– beneficiari di assegni di superinvalidità e contributo per case di riposo;

pensioni a superstiti riferite a posizioni de cujus con anzianità contributiva INPGI inferiore a 10 anni.

«Anche quest’anno – ha commentato la Presidente Marina Macelloni – l’Istituto ha deciso di tutelare i colleghi che percepiscono pensioni basse; tale intervento è stato reso possibile grazie alla solidarietà intergenerazionale dei colleghi attivi».