Giornalisti e ODG

Ordine dei Giornalisti: possibile svolgere il praticantato senza testata

Sarà possibile per un aspirante giornalista svolgere il praticantato richiesto per l’iscrizione all’elenco dei giornalisti professionisti anche senza avere una testata di riferimento.

L’Ordine dei Giornalisti (OdG) ha decretato una nuova norma interpretativa dell’art. 34 della legge n. 69/1963, legge d’istituzione dell’Ordine. Il Consiglio nazionale ha ritenuto necessario rinnovare le modalità di accesso all’esame di Stato. Per alcuni casi specifici sarà possibile avviare il praticantato da giornalista professionista senza avere una testata registrata o un direttore responsabile.

Le modalità di accesso all’esame di Stato

Il praticantato giornalistico è regolato dall’art. 34 della legge n. 69/1963 e dispone che “La pratica giornalistica deve svolgersi presso un quotidiano, o presso il servizio giornalistico della radio o della televisione, o presso un’agenzia quotidiana di stampa a diffusione nazionale e con almeno 4 giornalisti professionisti redattori ordinari, o presso un periodico a diffusione nazionale e con almeno 6 giornalisti professionisti redattori ordinari”. Inoltre “Dopo 18 mesi, a richiesta del praticante, il direttore responsabile della pubblicazione gli rilascia una dichiarazione motivata sull’attività giornalistica svolta”.

A partire dalla nuova interpretazione dell’art. 34, tutti coloro che svolgono l’attività giornalistica, ma senza una testata di riferimento, potranno formarsi come giornalisti. Questa novità è rivolta principalmente a chi lavora tramite le tecnologie digitali e chi svolge informazione attraverso social media.

Una “coraggiosa innovazione”

Il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli, ha commentato con entusiasmo la decisione del Consiglio nazionale: “Un piccolo passo, ma una coraggiosa innovazione fatta in autoriforma”.

“Oggi sono in tanti a lavorare negli uffici stampa, sui social media e con le nuove tecnologie digitali, che svolgono attività giornalistica ma non possono essere riconosciuti, in quanto non hanno una testata di riferimento”, continua Bartoli.

L’auspicio dell’Ordine è di aprire la professione e di riadattarla alle trasformazioni che il giornalismo ha subìto con l’avvento delle nuove tecnologie.

Certificare l’attività giornalistica svolta

Per chi vorrà presentare la domanda di iscrizione all’elenco senza una testata dovrà consegnare al proprio Ordine regionale la documentazione che attesti lo svolgimento sistematico dell’attività giornalistica, da almeno 6 mesi. Dopodiché, l’aspirante giornalista dovrà prendere parte a un percorso di formazione prestabilito, assieme all’affiancamento di un tutor.

In attesa che il Parlamento vari una riforma organica della categoria, questa iniziativa è un buon passo in avanti per adattare l’Ordine ai nuovi profili giornalistici.

Articolo di Y.F.B.

uspi

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