Anche quest’anno, sottoscritto il Protocollo tra Miur e OdG che consentirà ai professionisti dell’informazione di condurre lezioni strutturate nelle scuole superiori di tutta Italia.
Il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, e il neo-ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – con la presenza della direttrice generale del Miur Giovanna Boda –hanno sottoscritto un Protocollo di intesa tra Miur e Ordine dei Giornalisti che consentirà ai professionisti dell’informazione di condurre lezioni strutturate nelle scuole superiori di tutta Italia sottolineando i più importanti ambiti di interesse, le tecniche più qualificanti e la ricaduta culturale dell’informazione sullo sviluppo democratico del Paese, “pur in un momento così difficile – si legge in una nota – caratterizzato da una pandemia che ha bloccato tanti progetti”.
Ordine e Ministero sottolineano gli importanti risultati conseguiti nelle sei edizioni fin qui svolte, di incontrare migliaia di studenti in ogni regione d’Italia facendo loro conoscere il valore dell’informazione, strumento fondamentale per la crescita culturale e civile.
Fino ad ora – alla vigilia della settima edizione – sono stati coinvolti 479 istituti scolastici, 1.939 classi, 41.909 studenti, oltre a 503 docenti-giornalisti.
L’accordo ha una portata molto vasta, come recita il titolo stesso del Protocollo: “L’informazione come strumento di formazione per comprendere la complessità dei fenomeni sociali, economici, scientifici e culturali”.
Saranno i volontari che avranno offerto la propria disponibilità (e con essa l’esperienza, le capacità professionali, le doti didattiche accumulate in una vita nelle redazioni, sul campo) a intervenire nelle scuole quali docenti per spiegare ai ragazzi il valore dell’informazione e quali regole tecniche e deontologiche occorre seguire al momento di redigere l’articolo di giornale.
In accordo con il ministro e il suo staff, si individuerà un evento che concluderà ufficialmente e in definitiva celebrerà questa settima edizione.
Appena possibile, la palla passerà ai singoli Ordini regionali dei giornalisti che potranno essere contattati o a loro volta contattare gli Uffici scolastici regionali o gli ex Provveditorati agli studi provinciali o, ancora, singole scuole.
Il Progetto era nato anzitutto per supportare i ragazzi che intendevano scegliere l’articolo di giornale quale prova di italiano all’esame di Stato; pochi anni fa questa possibilità fu cancellata ma rimangono in piedi, come sempre e più di sempre, “le motivazioni che portano i giornalisti a vestire i panni dei docenti e recarsi nelle aule scolastiche a spiegare il grande valore dell’informazione: strumento indispensabile per la crescita di un popolo passando per la crescita personale di ciascun ragazzo”, ha commentato l’Ordine sul suo profilo Facebook.
(Foto in alto: la firma del Protocollo da parte del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi)