Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti (Cnog), nella riunione del 18 luglio, ha approvato quasi alla unanimità (con una sola astensione) il testo contenente la proposta per la riforma dell’ordinamento professionale.
L’ammodernamento delle norme che regolano l’accesso alla professione giornalistica è un tema dibattuto già da qualche tempo all’interno dell’OdG. L’ultima proposta era quella che ipotizzava l’istituzione di una laurea magistrale in giornalismo per l’accesso alla professione.
La proposta approvata dal Cnog
Nel documento varato dal Cnog si individuano i punti principali per una proposta di revisione della legge n. 69 del 1963 (Istitutiva dell’Ordine). La proposta verrà poi vagliata dal Parlamento che assumerà le decisioni di merito. “Il Consiglio nazionale auspica che la Camera dei Deputati e il Senato possano, quanto prima, porre attenzione alla proposta”, si legge nella nota dell’OdG.
Entrando nel dettaglio della proposta, l’accesso alla professione potrebbe avvenire, come già citato, con una laurea magistrale in giornalismo o, in alternativa, sarà richiesta una laurea triennale come requisito per poter partecipare a corsi specialistici controllati e vigilati dall’Ordine.
In un eventuale periodo transitorio potrebbero restare in vigore tutte le modalità di accesso attualmente operative.
Per quanto riguarda, invece, i pubblicisti, per loro la novità prevederebbe una laurea di primo livello come requisito per iniziare il biennio di attività propedeutica per l’iscrizione all’albo.