MILANO (ITALPRESS) – Il Decreto Rilancio ha destinato complessivamente al settore agricolo 1,15 miliardi di euro. Le misure legate alla manovra approvata dal governo sono state al centro di un seminario web organizzato da Ismea e intitolato “Rilanciamo l’agricoltura”, al quale ha partecipato anche il ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova. “Le risorse per il comparto agricolo sono una buona dote – ha detto il ministro -, serviranno soprattutto per supportare quei settori che maggiormente sono stati penalizzati dalla crisi, e in particolare a quello florovivaistico, quello degli agriturismi o anche quello del vino”. In particolare, oltre ad un fondo da 500 milioni che verra’ gestito in base alle reali esigenze delle singole filiere, 100 milioni sono stati destinati alla cosiddetta vendemmia verde, 250 milioni andranno a rinforzare il lavoro di Ismea di facilitazione dell’accesso al credito e di sostegno alle imprese, oltre a 250 milioni destinati al fondo indigenti, per l’acquisto di prodotti italiani del fronte lattiero caseario, carni, frutta e ortaggi.
“Ora dobbiamo fare un grande lavoro per il rilancio della nostra economia e soprattutto del settore agricolo, con una consapevolezza nuova: quella della centralita’ del nostro comparto – ha proseguito il ministro -. Questa consapevolezza deve essere un punto di forza. Da settimana prossima saremo impegnati in una finalizzazione chirurgica delle risorse, anche perche’ ricordo che questo denaro destinato dal decreto rilancio deve essere speso entro fine anno. Deve essere un impegno comune da parte di tutto il settore a farlo”. “Con l’approvazione del decreto legge siamo passati alla Fase 3 dell’emergenza, quella del rilancio. Certi settori usciranno profondamente mutati dalla crisi e questo impattera’ anche sul settore agroalimentare. Sara’ una fase ricca di opportunita’ per il nostro settore – ha detto il direttore generale di Ismea Raffaele Borriello -. I cittadini grazie alla crisi epidemica hanno riscoperto l’importanza del nostro settore, per questo abbiamo bisogno di supporto, sia a livelli interno che a livello europeo e il decreto approvato ieri va in questa direzione”. Borriello ha inoltre ricordato che, grazie alle opportunita’ offerte dal ministero, in 12 giorni il suo istituto ha erogato garanzie a 2.606 imprese per un importo di 54 milioni di euro. Un giudizio sul Decreto Rilancio e’ giunto anche dalle associazioni agricole. In particolare, Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, si e’ detto “particolarmente soddisfatto per il bando indigenti, la vendemmia verde e il sostegno a Ismea. Ora ci vuole un’azione legata alla promozione e alla partecipazione alle fiere. Una misura importante sarebbe anche quella di interventi sull’annullamento dei versamenti contributivi per l’anno in corso. Altro discorso e’ quello della quarantena per i lavoratori agricoli stagionali provenienti dall’estero”.
Massimiliano Giansanti, numero uno di Confagricoltura, ha infine spiegato che “un Paese forte non puo’ non avere un’agricoltura forte. Su questo l’Italia deve continuare a lavorare. Bisogna mettere mano a rafforzare la filiera agricola italiana che dovra’ garantire l’autosufficienza alimentare al Paese. Bisogna intervenire anche sulla politica agricola comunitaria. Abbiamo bisogno di un’Europa che riesca a difendere le esigenze dei produttori agricoli dell’area del Mediterraneo”.
(ITALPRESS).
“Ora dobbiamo fare un grande lavoro per il rilancio della nostra economia e soprattutto del settore agricolo, con una consapevolezza nuova: quella della centralita’ del nostro comparto – ha proseguito il ministro -. Questa consapevolezza deve essere un punto di forza. Da settimana prossima saremo impegnati in una finalizzazione chirurgica delle risorse, anche perche’ ricordo che questo denaro destinato dal decreto rilancio deve essere speso entro fine anno. Deve essere un impegno comune da parte di tutto il settore a farlo”. “Con l’approvazione del decreto legge siamo passati alla Fase 3 dell’emergenza, quella del rilancio. Certi settori usciranno profondamente mutati dalla crisi e questo impattera’ anche sul settore agroalimentare. Sara’ una fase ricca di opportunita’ per il nostro settore – ha detto il direttore generale di Ismea Raffaele Borriello -. I cittadini grazie alla crisi epidemica hanno riscoperto l’importanza del nostro settore, per questo abbiamo bisogno di supporto, sia a livelli interno che a livello europeo e il decreto approvato ieri va in questa direzione”. Borriello ha inoltre ricordato che, grazie alle opportunita’ offerte dal ministero, in 12 giorni il suo istituto ha erogato garanzie a 2.606 imprese per un importo di 54 milioni di euro. Un giudizio sul Decreto Rilancio e’ giunto anche dalle associazioni agricole. In particolare, Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, si e’ detto “particolarmente soddisfatto per il bando indigenti, la vendemmia verde e il sostegno a Ismea. Ora ci vuole un’azione legata alla promozione e alla partecipazione alle fiere. Una misura importante sarebbe anche quella di interventi sull’annullamento dei versamenti contributivi per l’anno in corso. Altro discorso e’ quello della quarantena per i lavoratori agricoli stagionali provenienti dall’estero”.
Massimiliano Giansanti, numero uno di Confagricoltura, ha infine spiegato che “un Paese forte non puo’ non avere un’agricoltura forte. Su questo l’Italia deve continuare a lavorare. Bisogna mettere mano a rafforzare la filiera agricola italiana che dovra’ garantire l’autosufficienza alimentare al Paese. Bisogna intervenire anche sulla politica agricola comunitaria. Abbiamo bisogno di un’Europa che riesca a difendere le esigenze dei produttori agricoli dell’area del Mediterraneo”.
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