ROMA (ITALPRESS) – Nel 2019 le entrate tributarie erariali ammontano a 471.622 milioni di euro (+ 7.847 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2018 (+1,7%). Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle Finanze.
Nel confronto tra i flussi di gettito annuali registrati nel biennio 2018/2019, non si rilevano disomogeneita’ determinate da entrate una tantum. Il profilo mensile dei versamenti tributari evidenzia una caduta del gettito nel mese di agosto per effetto del differimento al 30 settembre dei termini di versamento per i soggetti che svolgono attivita’ economiche per le quali sono stati approvati nel 2019 gli indicatori sintetici di affidabilita’ (ISA, ex studi di settore). Anche i flussi di gettito acquisiti nel mese di novembre presentano una variazione negativa, recuperata nel mese successivo, e ascrivibile allo slittamento al 2 dicembre dei versamenti relativi alle imposte autoliquidate (la scadenza del 30 novembre cadeva di sabato).
Le imposte dirette risultano pari a 252.284 milioni di euro, con una crescita tendenziale pari a 4.513 milioni di euro (+1,8%). La crescita e’ stata trainata, in particolare, dall’andamento delle ritenute IRPEF da lavoro dipendente e da pensione che sono aumentate di 5.087 milioni di euro (+3,3%), consolidando l’andamento positivo gia’ rilevato nel biennio 2017-2018.
Le imposte indirette ammontano a 219.338, con una crescita tendenziale di 3.334 milioni di euro pari al 1,5%. Alla dinamica positiva ha contribuito la crescita sostenuta dell’IVA (+3.306 milioni di euro pari a +2,5%), in particolare della componente sugli scambi interni (+3.623 milioni di euro pari a +3,0%).
Le entrate tributarie erariali derivanti da attivita’ di accertamento e controllo si attestano a 13.320 milioni (+1.140 milioni di euro, pari a +9,4%) di cui 6.918 milioni di euro (+748 milioni di euro, pari a +12,1%) sono affluiti dalle imposte dirette e 6.401 milioni di euro (+392 milioni di euro, pari a +6,5%) dalle imposte indirette.
(ITALPRESS).
Nel confronto tra i flussi di gettito annuali registrati nel biennio 2018/2019, non si rilevano disomogeneita’ determinate da entrate una tantum. Il profilo mensile dei versamenti tributari evidenzia una caduta del gettito nel mese di agosto per effetto del differimento al 30 settembre dei termini di versamento per i soggetti che svolgono attivita’ economiche per le quali sono stati approvati nel 2019 gli indicatori sintetici di affidabilita’ (ISA, ex studi di settore). Anche i flussi di gettito acquisiti nel mese di novembre presentano una variazione negativa, recuperata nel mese successivo, e ascrivibile allo slittamento al 2 dicembre dei versamenti relativi alle imposte autoliquidate (la scadenza del 30 novembre cadeva di sabato).
Le imposte dirette risultano pari a 252.284 milioni di euro, con una crescita tendenziale pari a 4.513 milioni di euro (+1,8%). La crescita e’ stata trainata, in particolare, dall’andamento delle ritenute IRPEF da lavoro dipendente e da pensione che sono aumentate di 5.087 milioni di euro (+3,3%), consolidando l’andamento positivo gia’ rilevato nel biennio 2017-2018.
Le imposte indirette ammontano a 219.338, con una crescita tendenziale di 3.334 milioni di euro pari al 1,5%. Alla dinamica positiva ha contribuito la crescita sostenuta dell’IVA (+3.306 milioni di euro pari a +2,5%), in particolare della componente sugli scambi interni (+3.623 milioni di euro pari a +3,0%).
Le entrate tributarie erariali derivanti da attivita’ di accertamento e controllo si attestano a 13.320 milioni (+1.140 milioni di euro, pari a +9,4%) di cui 6.918 milioni di euro (+748 milioni di euro, pari a +12,1%) sono affluiti dalle imposte dirette e 6.401 milioni di euro (+392 milioni di euro, pari a +6,5%) dalle imposte indirette.
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