ROMA (ITALPRESS) – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di ottobre sono state 448.110, quasi 27mila in più (+6,3%) rispetto alle 421.497 dei primi 10 mesi del 2020. I dati evidenziano un aumento a livello nazionale degli infortuni in itinere (+20,4%, da 51.809 a 62.403 casi) e un incremento del 4,3% (da 369.688 a 385.707) di quelli avvenuti in occasione di lavoro. Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato del 3,7% nella gestione Industria e servizi, dell’1,4% in Agricoltura e del 38,3% nel Conto Stato.
Si osservano incrementi generalizzati in quasi tutti i settori produttivi tranne in quelli dell’amministrazione pubblica (-9,1%) e, soprattutto, della sanità e assistenza sociale. L’aumento è legato alla sola componente maschile, che registra un +12,2% (da 257.096 a 288.586 denunce), mentre quella femminile presenta un -3,0% (da 164.401 a 159.524). L’incremento ha interessato sia i lavoratori italiani (+5,7%) sia quelli extracomunitari (+12,1%) e comunitari (+0,2%). L’analisi per età mostra incrementi tra gli under 40 (+16,5%) e per i 55-69enni (+1,7%) e decrementi, in particolare, per la classe 40-54 anni (-1,2%). Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 1.017, 19 in meno rispetto alle 1.036 registrate nei primi 10 mesi del 2020 (-1,8%, confermando il dato di settembre). Al 31 ottobre di quest’anno risultano 15 incidenti plurimi avvenuti nei primi 10 mesi per un totale di 35 decessi, 21 dei quali stradali.
Le denunce di malattia professionale sono state 45.395, 8.776 in più rispetto allo stesso periodo del 2020 (+24,0%). Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi 10 mesi del 2021, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori, che superano anche a ottobre quelle del sistema respiratorio.
(ITALPRESS).