Con una dotazione di 2,5 milioni di euro da parte del Ministero della Cultura, il progetto farà dell’Abbazia di San Giuliano a Genova un nuovo polo culturale dedicato alla musica dei grandi autori liguri della canzone italiana e preserverà la conservazione del complesso religioso.
Il Progetto – dedicato a Fabrizio de André, Bruno Lauzi, Ivano Fossati, Umberto Bindi, Gino Paoli, Luigi Tenco – intende realizzare un centro dinamico, una casa della musica con una duplice funzione.
Una espositiva, ove ripercorrere in modo interattivo il repertorio e la biografia dei cantautori anche con la mostra degli oggetti in possesso delle famiglie o delle fondazioni. Una formativa con l’istituzione di corsi di formazione legati alle nuove professioni della musica.
Il piano terra dell’Abbazia è dedicato ai liguri mentre il secondo, oltre a dare ampio spazio a Fabrizio De André e Ivano Fossati, abbraccia la storia dei grandi cantautori nazionali che già hanno impegnato per il museo ricordi e beni personali. Dalla mitica Lambretta del Cerutti Gino di Giorgio Gaber alla intera postazione da concerto donata dalla figlia di Pino Daniele.
“Ho promosso e sostenuto con convinzione l’idea della Casa dei Cantautori a Genova perché c’è un tema di riscatto per quella canzone d’autore italiana per troppo tempo guardata con disattenzione ma che ha formato intere generazioni anche dal punto di vista valoriale.
Migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze sono cresciuti ascoltando e riascoltando quelle parole e i messaggi che contenevano e trasmettevano”.
Così si è espresso il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo il 18 maggio scorso alla presentazione del progetto, dedicando la partenza del progetto a Franco Battiato nel giorno della sua scomparsa.
“Fin dall’inizio del mio primo mandato – ha aggiunto il Ministro – ho cercato questo riscatto: nella legge per lo Spettacolo dal vivo abbiamo inserito un articolo che dice espressamente che ‘la Repubblica riconosce il valore artistico della canzone popolare e d’autore’. Abbiamo poi creato il ‘Portale della canzone’ per raccogliere la memoria storica della canzone italiana. E abbiamo ampliato i contribuiti del Fus alla musica contemporanea e popolare”.
“Sulla Casa dei Cantautori – ha ricordato Franceschini – il Ministero della cultura ha fatto un consistente investimento per farla nascere a Genova dove era giusto che nascesse vista l’importanza della scena cantautorale. In futuro, potremmo anche pensare di avere altri luoghi in altre parti d’Italia dove si ricordano le singole tradizioni”.
“La Casa dei Cantautori – ha concluso l’esponente politico – sarà un luogo vivo, non di sola conservazione delle memorie, ma di valorizzazione del presente”.
(Foto in alto: Casa dei cantautori liguri – Abbazia di San Giuliano, Genova – tratta da https://programmazionestrategica.beniculturali.it/)
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