ROMA (ITALPRESS) – “E’ chiaro che questa ulteriore tragedia calamitosa debba porre ciascuno di noi di fronte a una scelta ineludibile: fare della messa in sicurezza del territorio nazionale, non una, ma la priorità nell’agenda politica e di governo di questo esecutivo e di tutte le articolazioni dello Stato. Mettere in sicurezza il territorio significa tutelare il diritto alla vita di ciascuno di noi, che prima di essere un diritto costituzionale è un diritto fisiologico”. Così il ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Nello Musumeci, nel corso dell’informativa urgente alla Camera sull’alluvione in Emilia-Romagna.
“Dal 1968 ad oggi l’Italia ha perso in eventi calamitosi oltre cinquemila suoi cittadini, ha speso circa 165 miliardi di euro per la ricostruzione nei vari eventi. Nella sacralità di quest’Aula non ho difficolta a ribadire una mia ferma convinzione – prosegue -: la nostra è una nazione propensa più a ricostruire che a prevenire. Alcuni eventi non possono essere evitati ma si possono e si devono diminuire i loro effetti, lo si deve fare attraverso una seria prevenzione all’interno di un piano nazionale concepito in funzione di una strategia unitaria che finora è mancata. In questa direzione sta lavorando il governo”.
Si è trattato di “fenomeni intensi e diffusi in un’ampia area, tali eventi possono essere catalogati come eccezionali non tanto per il periodo in esame, ma possono essere considerati eccezionali per la loro intensità e soprattutto per la loro ripetizione nell’arco di pochi giorni – spiega Musumeci -. L’evento è stato correttamente previsto e per questa ragione era stata emessa l’allerta rossa, si era già pronti ad agire e molte azioni sono state preventivamente messe in atto”.
“Dal 1968 ad oggi l’Italia ha perso in eventi calamitosi oltre cinquemila suoi cittadini, ha speso circa 165 miliardi di euro per la ricostruzione nei vari eventi. Nella sacralità di quest’Aula non ho difficolta a ribadire una mia ferma convinzione – prosegue -: la nostra è una nazione propensa più a ricostruire che a prevenire. Alcuni eventi non possono essere evitati ma si possono e si devono diminuire i loro effetti, lo si deve fare attraverso una seria prevenzione all’interno di un piano nazionale concepito in funzione di una strategia unitaria che finora è mancata. In questa direzione sta lavorando il governo”.
Si è trattato di “fenomeni intensi e diffusi in un’ampia area, tali eventi possono essere catalogati come eccezionali non tanto per il periodo in esame, ma possono essere considerati eccezionali per la loro intensità e soprattutto per la loro ripetizione nell’arco di pochi giorni – spiega Musumeci -. L’evento è stato correttamente previsto e per questa ragione era stata emessa l’allerta rossa, si era già pronti ad agire e molte azioni sono state preventivamente messe in atto”.
– foto Agenziafotogramma.it –
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