Microsoft e IA: collaborazione con Semafor per la creazione di news

Tra gli utilizzatori di intelligenza artificiale nel mondo giornalistico, Microsoft è l’ultima arrivata. Si servirà di un piattaforma si nome Semafor per cercare notizie attraverso l’algoritmo di ChatGPT, e accelerare così il flusso di informazione. 

Semafor per l’informazione

Tutto nasce da Semafor, o meglio da Ben Smith, un tempo caporedattore della testata di curiosità Buzzfeed. È una piattaforma algoritmica che realizza, automaticamente, una newsletter. Ne classifica il contenuto in base all’autore, componendo mini-testate personalizzate in base ai gusti degli utenti. 

Semafor utilizza l’IA non solo per trovare i contenuti di cui parla, ma per presentarli a una fascia di pubblico più vasta possibile. Si rivolge anche a testate non anglofone e usa il suo algoritmo per tradurli nella lingua richiesta, integrando le fonti e ampliando il più possibile lo spettro coperto. 

Microsoft e AI, una storia travagliata

Microsoft già in precedenza si era trovata nell’occhio del ciclone a causa del suo uso di intelligenza artificiale. A dicembre il New York Times ha fatto causa alla compagnia, assieme al software di intelligenza artificiale OpenAI, in quanto i suoi articoli avrebbero alimentato le “cassaforte virtuali” del sistema. 

Forse per stabilizzare la sua posizione nel nascente nuovo business, Microsoft ha deciso di avvicinarsi a Semafor come “approccio alternativo” all’IA. 

Combinandolo con ChatGPT, Microsoft potrebbe raccogliere racconti da tutto il mondo e in tutte le lingue, riassumendoli e rielaborandoli in una modalità pratica e immediata. Tutto si raccoglierà in un feed, chiamato “signals”; e pagato da Microsoft stesso.

M.F.Z.