Oggi 18 marzo 2021, il periodico storico cartaceo della sinistra italiana torna nelle edicole italiane. Ma Paolo Flores d’Arcais – editore e direttore – precisa: «Con l’online, sarà un “più che quotidiano”».
MicroMega riparte da Paolo Flores d’Arcais. Lo storico direttore della rivista “scaricata” dal gruppo Gedi è diventato anche l’editore dopo aver costituito, nei primi giorni di quest’anno, la società a responsabilità limitata “MicroMega edizioni impresa sociale”.
Il primo passo fatto dall’editore-direttore è stato quello di associare la nuova rivista online all’USPI.
«Quando tutto è iniziato, – ha spiegato Paolo Flores d’Arcais a giornalettismo.com – la rivista aveva un rapporto eccellente con l’editore Carlo Caracciolo, che aveva offerto tutti gli strumenti necessari e, soprattutto, la massima libertà d’iniziativa alla direzione della rivista. Anche con Carlo De Benedetti il rapporto è stato esemplare: non c’era alcuna interferenza con le scelte del direttore. Più recentemente, il gruppo editoriale è diventato di proprietà della famiglia Elkann. A settembre del 2020 ho sottoposto alla loro attenzione un problema che si trascinava ormai da diversi anni: il fatto, cioè, che una testata cartacea avesse bisogno di un sito web all’altezza delle nuove tecnologie».
Di fatto, MicroMega, per tutto questo tempo, aveva avuto – come vetrina web – esclusivamente la possibilità di comparire in un sottodominio di Repubblica. Uno spazio di pubblicazione risalente a circa 15 anni fa, non propriamente in linea con le attuali esigenze.
«La nostra richiesta alla nuova società acquirente del Gruppo Gedi – ha ricordato il direttore – è stata quella di avere lo stesso sito di Limes, ma la risposta è stata negativa. Di rimando, mi è stato proposto di rilevare la testata. Chance o aut aut? Probabilmente la seconda, visto che il 31 dicembre scorso MicroMega venne chiuso. Le trattative successive sono state faticose».
Flores d’Arcais accettò la sfida e dopo aver fondato e associato ad USPI una nuova testata giornalistica online, si mise al lavoro anche sulla possibilità di ripristinare una versione cartacea, almeno bimestrale.
Ora Paolo Flores d’Arcais guida MicroMega edizioni impresa sociale srl, con una condizione abbastanza complessa da gestire, imposta nella trattativa: l’impossibilità, per quattro anni, di avere soci in qualche modo parte del mondo dell’editoria.
«Ce la caveremo da soli, – ha dichiarato il nuovo editore/direttore – anche se ci saranno sicuramente difficoltà. Siamo sicuri del fatto che, per quanto riguarda il cartaceo, non cambierà nulla perché il livello è rimasto di assoluta eccellenza. Il vero cambiamento sarà sulla parte online: avere un sito aggiornato con continuità ci permetterà di essere un “più che quotidiano”, con opinioni, approfondimenti, confronti. È inutile competere sulla rapidità: l’importante è essere alternativi nei contenuti proposti».
Il primo numero del nuovo bimestrale è in edicola da oggi 18 marzo. Un prodotto che era già pronto per essere pubblicato a gennaio ma che, in seguito al passaggio di proprietà della testata, ha visto la luce due mesi dopo. «Si tratta di un viaggio nei 100 anni dal Congresso di Livorno, – rivela Flores d’Arcais – un numero fuori dal comune, con lunghe (a volte lunghissime) testimonianze. Dopo il numero sul PCI, uscirà il numero speciale – in due volumi – per i 35 anni della rivista».
L’11 marzo, intanto, è stata pubblicata anche la rinnovata versione online della rivista. Come si legge in un comunicato, «sarà uno spazio che potrà beneficiare delle più moderne soluzioni grafiche e che potrà consentire una navigazione agevole e intuitiva all’utente. La versione online di Micromega sarà uno strumento ulteriore per il lettore, che – in ogni caso – non perderà il contatto con la rivista cartacea».
Così si è rivolto ai lettori il direttore: «Per questo motivo è nata Micromega Edizioni impresa sociale SRL, che realizzerà la rivista bimestrale MicroMega, un sito di informazione quotidiana e una newsletter settimanale di approfondimento con articoli, analisi, reportage, video, podcast esclusivi e saggi dall’archivio storico della rivista. Ma la vita di MicroMega dipende soprattutto da voi, amici lettori, compagni di lotte civili, o anche cittadini non simpatizzanti con le idee della rivista (alcune o tutte), ma che la ritenete una presenza irrinunciabile in un panorama di democrazia pluralistica che in tutto il mondo va pericolosamente restringendosi».
Gli obiettivi? 5mila abbonati e 2mila amici fondatori. «E’ un traguardo ambizioso. – riconosce Flores d’Arcais – Anche perché il clima della vita politica e civile è molto depresso. La rassegnazione è forse il sentimento peggiore per una rivista che sta rinascendo, ma il nostro lavoro punterà a dare un contributo affinché questo clima possa cambiare».
Al successo di questa nuova sfida di MicroMega gli auguri e il sostegno di USPI.
Qui come sostenere la “seconda vita” di MicroMega.
(Foto in alto: Paolo Flores d’Arcais. Tutte le immagini sono tratte da www.micromega.net)
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