MILANO (ITALPRESS) – “La crisi internazionale causata dal conflitto scatenato dalla Russia in Ucraina ha segnato l’inizio di quest’anno e colpisce tutti noi. Il sostegno del Gruppo Intesa Sanpaolo a favore della popolazione ucraina si è manifestato con la donazione di 10 milioni di euro, all’indomani dello scoppio del conflitto, per contribuire a iniziative significative di carattere umanitario”. Lo afferma in una nota Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo, che dedica all’Ucraina la prima parte del commento ai risultati relativi al primo trimestre.
“Siamo tutti molto vicini alle colleghe e ai colleghi della Pravex Bank in Ucraina. Molti di loro sono ancora in territorio ucraino, ma una parte è stata da noi aiutata a trovare rifugio in Paesi confinanti, dove siamo presenti e in Italia. Ringrazio tutti i colleghi che hanno attivato delle iniziative di accoglienza: con il loro fondamentale contributo abbiamo accolto quasi 300 persone in fuga dall’Ucraina. In Italia abbiamo dato ospitalità a oltre 200 colleghi con le loro famiglie – aggiunge -. Come Intesa Sanpaolo abbiamo da subito attivato un’unità di crisi dedicata interamente alla valutazione delle nostre attività in Russia, decidendo l’immediata interruzione di tutti i nuovi finanziamenti nel Paese, in aggiunta alla stretta osservanza delle sanzioni sin qui imposte”.
“Guardando ai risultati della Banca, in questi primi mesi abbiamo dato pieno avvio alle principali iniziative industriali del Piano d’Impresa 2022- 2025 un piano che proietta la nostra Banca nel prossimo decennio. Confermiamo l’obiettivo di 6,5 miliardi di risultato netto al 2025 e il 70% di dividend payout in ogni anno del Piano di Impresa. Rimane inoltre confermata l’intenzione di remunerare gli azionisti attraverso l’operazione di buyback, soggetta all’approvazione della BCE. La forte creazione di valore e la distribuzione del valore continueranno a essere la nostra priorità – sottolinea Messina -. L’aspettativa di tassi in rialzo, la capacità della banca di gestire i costi con forte attenzione e flessibilità, il massivo deleveraging realizzato – grazie al quale abbiamo raggiunto i livelli più bassi di sempre in termini di stock di crediti deteriorati e NPL ratio – rappresentano il volano per una ulteriore crescita, anche in un contesto di grande complessità come è quello di fronte a noi.
In questo quadro Intesa Sanpaolo rimane ai vertici di settore nel 2022 per redditività: stimiamo infatti di superare i 4 miliardi in assenza di ulteriori criticità relative all’approvvigionamento energetico e delle materie prime; in caso di ipotesi molto conservativa di copertura al 40% delle esposizioni nei confronti di Russia e Ucraina stimiamo un risultato netto ben superiore a 3 miliardi”.
“I risultati raggiunti del primo trimestre 2022 sono l’ulteriore dimostrazione di come Intesa Sanpaolo sappia, in contesti estremamente complessi, generare una redditività significativa e sostenibile grazie a un modello di business fortemente diversificato e resiliente, a vantaggio di tutti gli stakeholders”, spiega Messina.
“Escludendo gli accantonamenti / svalutazioni relativi all’esposizione nei confronti di Russia e Ucraina, il risultato netto del trimestre è pari a 1,7 miliardi di euro; 1miliardo è il risultato netto contabile – prosegue il Ceo -. Nel primo trimestre abbiamo già maturato 700 milioni di euro di dividendi.
I proventi operativi netti e il risultato della gestione operativa sono in forte accelerazione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, crescendo rispettivamente del 7,8% e 46%. I costi diminuiscono ulteriormente del 3,2% rispetto al primo trimestre dello scorso anno e il livello di cost / income raggiunto al 31 marzo – pari al 46,3% – ci colloca a livelli di vertice tra le maggiori banche europee. Le attività di avvio per la nuova banca digitale, Isybank, che potrà dare un significativo contributo al miglioramento della struttura dei costi, procedono speditamente: dopo la definizione della partnership con il leader di mercato Thought Machine è stata creata una nuova unità (Isy Tech) per lo sviluppo di Isybank con 190 specialisti; stiamo rafforzando le competenze in ambito digitale dell’attività core della Banca”.
“Nella prima parte dell’anno abbiamo conseguito un ulteriore miglioramento della qualità dell’attivo grazie a una riduzione dei crediti deteriorati lordi di 4,8 miliardi rispetto a fine 2021: un valore equivalente alle nostre esposizioni nei confronti di Russia e Ucraina. Abbiamo così portato l’incidenza dei crediti deteriorati lordi all’1,6% e dei netti allo 0,9% considerando la cessione avvenuta in aprile e le altre previste per quest’anno (già oggetto di accantonamenti nel quarto trimestre 2021) e applicando la metodologia EBA – afferma ancora Messina -. La nostra struttura di capitale si conferma estremamente solida e ampiamente superiore ai requisiti regolamentari con un fully phased in CET1 ratio pari al 13,6%. Intesa Sanpaolo si conferma come motore dell’economia reale e sociale del Paese: nel primo trimestre dell’anno le erogazioni a medio e lungo termine a favore di famiglie e imprese in Italia sono state pari a 17 miliardi (22,2 miliardi in totale). Abbiamo dato supporto a 1.200 imprese italiane rientrate in bonis preservando così 6.000 posti di lavoro. Portiamo avanti e rafforziamo il nostro programma a supporto dei bisognosi con l’impegno di raggiungere nel corso del Piano l’obiettivo di 50 milioni di interventi, in aggiunta ai 28 milioni di interventi effettuati a partire dal 2019. Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo messo a disposizione più di 2 miliardi di euro di credito sociale, rispetto all’obiettivo di 25 miliardi di flussi cumulati annunciati nel Piano di Impresa.
Sono state poste le basi per dare avvio a uno dei più grandi programmi di social housing in Italia con l’obiettivo di circa settemila unità dedicate a giovani e anziani. Abbiamo avviato l’utilizzo del plafond di 8 miliardi di euro a sostegno dell’economia circolare con oltre 800 milioni di crediti già accordati. La qualità professionale delle nostre persone è stata ed è il fattore chiave per raggiungere risultati solidi, sostenibili a favore di tutti gli stakeholders: a loro va il nostro grazie. Quella che stiamo vivendo è una crisi internazionale di estrema gravità dalla quale spero si possa uscire presto con l’interruzione della guerra in Ucraina”, conclude Messina.
“Siamo tutti molto vicini alle colleghe e ai colleghi della Pravex Bank in Ucraina. Molti di loro sono ancora in territorio ucraino, ma una parte è stata da noi aiutata a trovare rifugio in Paesi confinanti, dove siamo presenti e in Italia. Ringrazio tutti i colleghi che hanno attivato delle iniziative di accoglienza: con il loro fondamentale contributo abbiamo accolto quasi 300 persone in fuga dall’Ucraina. In Italia abbiamo dato ospitalità a oltre 200 colleghi con le loro famiglie – aggiunge -. Come Intesa Sanpaolo abbiamo da subito attivato un’unità di crisi dedicata interamente alla valutazione delle nostre attività in Russia, decidendo l’immediata interruzione di tutti i nuovi finanziamenti nel Paese, in aggiunta alla stretta osservanza delle sanzioni sin qui imposte”.
“Guardando ai risultati della Banca, in questi primi mesi abbiamo dato pieno avvio alle principali iniziative industriali del Piano d’Impresa 2022- 2025 un piano che proietta la nostra Banca nel prossimo decennio. Confermiamo l’obiettivo di 6,5 miliardi di risultato netto al 2025 e il 70% di dividend payout in ogni anno del Piano di Impresa. Rimane inoltre confermata l’intenzione di remunerare gli azionisti attraverso l’operazione di buyback, soggetta all’approvazione della BCE. La forte creazione di valore e la distribuzione del valore continueranno a essere la nostra priorità – sottolinea Messina -. L’aspettativa di tassi in rialzo, la capacità della banca di gestire i costi con forte attenzione e flessibilità, il massivo deleveraging realizzato – grazie al quale abbiamo raggiunto i livelli più bassi di sempre in termini di stock di crediti deteriorati e NPL ratio – rappresentano il volano per una ulteriore crescita, anche in un contesto di grande complessità come è quello di fronte a noi.
In questo quadro Intesa Sanpaolo rimane ai vertici di settore nel 2022 per redditività: stimiamo infatti di superare i 4 miliardi in assenza di ulteriori criticità relative all’approvvigionamento energetico e delle materie prime; in caso di ipotesi molto conservativa di copertura al 40% delle esposizioni nei confronti di Russia e Ucraina stimiamo un risultato netto ben superiore a 3 miliardi”.
“I risultati raggiunti del primo trimestre 2022 sono l’ulteriore dimostrazione di come Intesa Sanpaolo sappia, in contesti estremamente complessi, generare una redditività significativa e sostenibile grazie a un modello di business fortemente diversificato e resiliente, a vantaggio di tutti gli stakeholders”, spiega Messina.
“Escludendo gli accantonamenti / svalutazioni relativi all’esposizione nei confronti di Russia e Ucraina, il risultato netto del trimestre è pari a 1,7 miliardi di euro; 1miliardo è il risultato netto contabile – prosegue il Ceo -. Nel primo trimestre abbiamo già maturato 700 milioni di euro di dividendi.
I proventi operativi netti e il risultato della gestione operativa sono in forte accelerazione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, crescendo rispettivamente del 7,8% e 46%. I costi diminuiscono ulteriormente del 3,2% rispetto al primo trimestre dello scorso anno e il livello di cost / income raggiunto al 31 marzo – pari al 46,3% – ci colloca a livelli di vertice tra le maggiori banche europee. Le attività di avvio per la nuova banca digitale, Isybank, che potrà dare un significativo contributo al miglioramento della struttura dei costi, procedono speditamente: dopo la definizione della partnership con il leader di mercato Thought Machine è stata creata una nuova unità (Isy Tech) per lo sviluppo di Isybank con 190 specialisti; stiamo rafforzando le competenze in ambito digitale dell’attività core della Banca”.
“Nella prima parte dell’anno abbiamo conseguito un ulteriore miglioramento della qualità dell’attivo grazie a una riduzione dei crediti deteriorati lordi di 4,8 miliardi rispetto a fine 2021: un valore equivalente alle nostre esposizioni nei confronti di Russia e Ucraina. Abbiamo così portato l’incidenza dei crediti deteriorati lordi all’1,6% e dei netti allo 0,9% considerando la cessione avvenuta in aprile e le altre previste per quest’anno (già oggetto di accantonamenti nel quarto trimestre 2021) e applicando la metodologia EBA – afferma ancora Messina -. La nostra struttura di capitale si conferma estremamente solida e ampiamente superiore ai requisiti regolamentari con un fully phased in CET1 ratio pari al 13,6%. Intesa Sanpaolo si conferma come motore dell’economia reale e sociale del Paese: nel primo trimestre dell’anno le erogazioni a medio e lungo termine a favore di famiglie e imprese in Italia sono state pari a 17 miliardi (22,2 miliardi in totale). Abbiamo dato supporto a 1.200 imprese italiane rientrate in bonis preservando così 6.000 posti di lavoro. Portiamo avanti e rafforziamo il nostro programma a supporto dei bisognosi con l’impegno di raggiungere nel corso del Piano l’obiettivo di 50 milioni di interventi, in aggiunta ai 28 milioni di interventi effettuati a partire dal 2019. Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo messo a disposizione più di 2 miliardi di euro di credito sociale, rispetto all’obiettivo di 25 miliardi di flussi cumulati annunciati nel Piano di Impresa.
Sono state poste le basi per dare avvio a uno dei più grandi programmi di social housing in Italia con l’obiettivo di circa settemila unità dedicate a giovani e anziani. Abbiamo avviato l’utilizzo del plafond di 8 miliardi di euro a sostegno dell’economia circolare con oltre 800 milioni di crediti già accordati. La qualità professionale delle nostre persone è stata ed è il fattore chiave per raggiungere risultati solidi, sostenibili a favore di tutti gli stakeholders: a loro va il nostro grazie. Quella che stiamo vivendo è una crisi internazionale di estrema gravità dalla quale spero si possa uscire presto con l’interruzione della guerra in Ucraina”, conclude Messina.
– foto agenziafotogramma.it –
(ITALPRESS).