ROMA (ITALPRESS) – “Anche oggi non potrò leggere tutto: sto migliorando, ma ancora la voce non mi va. Sarà monsignor Braida a leggere la catechesi”. Lo ha detto Papa Francesco collegato da Santa Marta per l’Angelus, così come la scorsa domenica. Accanto a lui monsignor Paolo Luca Braida che ha letto la preghiera e l’Angelus.
“In Israele e Palestina la situazione è grave – ha aggiunto il Santo Padre, nel discorso pronunciato sempre da monsignor Paolo Luca Braida dopo l’Angelus -. Addolora che la tregua sia stata rotta: ciò significa morte, distruzione, miseria. Molti ostaggi sono stati liberati, ma tanti sono ancora a Gaza. Pensiamo a loro, alle loro famiglie che avevano visto una luce, una speranza di riabbracciare i loro cari. A Gaza c’è tanta sofferenza; mancano i beni di prima necessità. Auspico che tutti coloro che sono coinvolti possano raggiungere al più presto un nuovo accordo per il cessate-il-fuoco e trovare soluzioni diverse rispetto alle armi, provando a percorrere vie coraggiose di pace”.
“Desidero assicurare la mia preghiera – ha proseguito – per le vittime dell’attentato avvenuto questa mattina nelle Filippine, dove una bomba è esplosa durante la Messa. Sono vicino alle famiglie, al popolo di Mindanao che già tanto ha sofferto”.
“Anche se a distanza, seguo con grande attenzione i lavori della COP 28 a Dubai – ha detto -. Sono vicino. Rinnovo il mio appello perchè ai cambiamenti climatici si risponda con cambiamenti politici concreti: usciamo dalle strettoie dei particolarismi e dei nazionalismi, schemi del passato, e abbracciamo una visione comune, impegnandoci tutti e ora, senza rimandare, per una necessaria conversione ecologica globale”.
“Oggi – ha ricordato – è la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Accogliere e includere chi vive questa condizione aiuta tutta la società a diventare più umana. Nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle scuole, nel lavoro, nello sport: impariamo a valorizzare ogni persona con le sue qualità e capacità, e non escludiamo nessuno”.
“Saluto con affetto tutti voi, romani e pellegrini dell’Italia e di altre parti del mondo, in particolare i polacchi che prendono parte agli eventi promossi a Roma in onore della famiglia martire Ulma, recentemente beatificata. Saluto tutti i pellegrini e i gruppi parrocchiali di Firenze, Siena, Brindisi, Cosenza e Adrano. A tutti auguro buona domenica e buon cammino di Avvento. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”, ha concluso.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
“In Israele e Palestina la situazione è grave – ha aggiunto il Santo Padre, nel discorso pronunciato sempre da monsignor Paolo Luca Braida dopo l’Angelus -. Addolora che la tregua sia stata rotta: ciò significa morte, distruzione, miseria. Molti ostaggi sono stati liberati, ma tanti sono ancora a Gaza. Pensiamo a loro, alle loro famiglie che avevano visto una luce, una speranza di riabbracciare i loro cari. A Gaza c’è tanta sofferenza; mancano i beni di prima necessità. Auspico che tutti coloro che sono coinvolti possano raggiungere al più presto un nuovo accordo per il cessate-il-fuoco e trovare soluzioni diverse rispetto alle armi, provando a percorrere vie coraggiose di pace”.
“Desidero assicurare la mia preghiera – ha proseguito – per le vittime dell’attentato avvenuto questa mattina nelle Filippine, dove una bomba è esplosa durante la Messa. Sono vicino alle famiglie, al popolo di Mindanao che già tanto ha sofferto”.
“Anche se a distanza, seguo con grande attenzione i lavori della COP 28 a Dubai – ha detto -. Sono vicino. Rinnovo il mio appello perchè ai cambiamenti climatici si risponda con cambiamenti politici concreti: usciamo dalle strettoie dei particolarismi e dei nazionalismi, schemi del passato, e abbracciamo una visione comune, impegnandoci tutti e ora, senza rimandare, per una necessaria conversione ecologica globale”.
“Oggi – ha ricordato – è la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Accogliere e includere chi vive questa condizione aiuta tutta la società a diventare più umana. Nelle famiglie, nelle parrocchie, nelle scuole, nel lavoro, nello sport: impariamo a valorizzare ogni persona con le sue qualità e capacità, e non escludiamo nessuno”.
“Saluto con affetto tutti voi, romani e pellegrini dell’Italia e di altre parti del mondo, in particolare i polacchi che prendono parte agli eventi promossi a Roma in onore della famiglia martire Ulma, recentemente beatificata. Saluto tutti i pellegrini e i gruppi parrocchiali di Firenze, Siena, Brindisi, Cosenza e Adrano. A tutti auguro buona domenica e buon cammino di Avvento. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!”, ha concluso.
– foto Agenzia Fotogramma –
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