Sull’avvio dei triloghi per l’approvazione definitiva dell’European Media Freedom Act (EMFA) è intervenuto anche il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Bartoli.
Baroli, in audizione alla Camera alle Commissioni VII e IX ha affrontato i temi quali la tutela dei giornalisti, le garanzie contro spyware, i Servizi pubblici Tv indipendenti, fino alla partecipazione dei giornalisti al nuovo Comitato Europeo Media.
“Valutiamo complessivamente positiva la proposta di regolamento denominata Media Freedom Act. L’Ordine è intervenuto al “public debate”, ossia la fase preliminare il varo della proposta di regolamento; successivamente siamo stati auditi dalla Commissione Politiche Europee del Senato ed abbiamo partecipato al tavolo di consultazione promosso dalla presidenza del Consiglio dei Ministri”, ha spiegato Bartoli.
“Riteniamo importante una impostazione unitaria delle legislazioni nazionali al fine di garantire principi della libertà di espressione, del rispetto delle persone, del pluralismo e della correttezza dell’informazione; nonché una effettiva apertura del mercato interno europeo per i produttori di contenuti per i media, cioè le ‘imprese editoriali’”, ha proseguito.
“Il Media Freedom Act fa più volte riferimento al ruolo dei giornalisti come “professionisti dell’informazione” nonché principali artefici di una informazione di qualità. La Commissione europea sottolinea, infatti, come sia aumentatala fiducia nei media. I cittadini europei – secondo i testi che integrano l’MFA – si fidano più delle testate giornalistiche, di radio e tv, che di quello che trovano sul web o sui social. Secondo le premesse del Media Freedom Act, quindi, l’autonomia e l’indipendenza dei giornalisti sono condizioni indispensabili per garantire un’informazione corretta, la diversità di opinioni (pluralismo orizzontale) e l’assenza di qualsiasi tipo di discriminazione nella narrazione dei fatti”, ha detto Bartoli nel suo discorso.
Riguardo alle SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Partecipation, ovvero: azioni legali strategiche tese a bloccare la partecipazione pubblica) Bartoli si ritiene soddisfatto dell’attenzione che l’EMFA riserva a questo tipo di problematica. “Fenomeni ampiamente citati nelle premesse e nei principi di riferimento dell’MFA, ma che vengono operativamente rimandate ad altri strumenti legislativi, quali una specifica proposta di direttiva sostenuta in prima persona dalla presidente dell’Europarlamento, Roberta Metsola”.
Per concludere, il Presidente OdG chiarisce che “l’Ordine dei giornalisti ritiene interessanti le proposte messe in campo dalle istituzioni europee, soprattutto nella parte che riguarda la necessità di rendere uniformi una serie di regole e norme che riguardano la tutela della libertà di stampa e l’agibilità dei giornalisti di fronte ai nuovi scenari della comunicazione digitale.”.
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