“Da qualunque prospettiva lo si guardi, parlare della lingua italiana significa parlare della nostra identità”.
Ieri, 21 febbraio, si è celebrata – con un evento online in diretta dalla sede dell’UNESCO a Parigi – la Giornata Internazionale della Lingua Madre.
Il tema di quest’anno è “Utilizzare la tecnologia per l’apprendimento multilingue: sfide e opportunità”. Si è discusso del ruolo che la tecnologia può svolgere nel progresso dell’istruzione multilingue e nel sostegno dello sviluppo di un insegnamento e di un apprendimento di qualità per tutti.
Gli argomenti della ‘Giornata’ pongono al centro del dibattito: il rafforzamento del ruolo dei docenti nella promozione dell’insegnamento e dell’apprendimento multilingue di qualità e la riflessione in merito alle tecnologie e al loro potenziale a supporto del loro lavoro.
La scelta di questa tematica è motivata dalla prolungata chiusura delle scuole in tutto il mondo causata della pandemia ancora in corso. Per tale ragione, molti Paesi hanno dovuto fare affidamento sulla tecnologia per permettere la continuità dell’apprendimento.
Secondo un sondaggio del 2021 condotto dall’UNESCO su quali siano state le misure adottate dall’istruzione nazionale in risposta alla chiusura scolastica in 143 Paesi, è emerso che il 96% dei Paesi ad alto reddito ha continuato tramite un apprendimento a distanza con piattaforme online.
Nel caso invece dei Paesi a basso reddito, la maggior parte ha utilizzato mezzi di trasmissione come televisione (83%) e radio (85%).
In entrambi i casi, gli insegnanti mancavano di competenze ed erano impreparati a far uso della didattica a distanza.
Molti studenti non hanno potuto avere a disposizione le attrezzature necessarie, l’accesso a Internet, ai materiali e ai contenuti digitali.
In Italia, in occasione della Giornata Mondiale, si è svolto il convegno “La lingua Madre – #Italiano Trapassato Futuro”, nel quale è stato presentato il “Progetto la lingua madre”.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato ai partecipanti all’evento il seguente messaggio:
«Desidero esprimere il mio apprezzamento per l’iniziativa che si pone come un proficuo momento di confronto e di riflessione sulla lingua italiana nell’attuale scenario globale, caratterizzato dalla multiculturalità e dal crescente sviluppo di nuovi mezzi e forme di comunicazione.
Ne è prova la presenza alla manifestazione di testimonianze provenienti da ambiti molto diversi tra loro, dal mondo accademico e della ricerca a quello della musica pop e del cinema, da quello istituzionale a quello del giornalismo, fino alla comunicazione dei blogger e degli youtuber.
Da qualunque prospettiva lo si guardi, parlare della lingua italiana significa parlare della nostra identità. Non a caso la definiamo lingua materna, lingua madre, perché costituisce fattore di coesione di un intero popolo, ivi compresa la foltissima comunità di nostri connazionali all’estero, nonché formidabile strumento di diffusione della nostra cultura.
L’italiano è una lingua viva, ha un glorioso passato ma anche un sicuro avvenire, capace come è di adattarsi al momento storico e di esprimere pienamente i sentimenti degli uomini, di ieri e di oggi.
Porgo a tutti gli intervenuti, in presenza e collegati in streaming, il mio caloroso augurio di buon lavoro».
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