«Servono regole moderne e uguali per tutti».
Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e Mondadori, ha rilasciato una lunga intervista al giornalista Luca Ubaldeschi, pubblicata su “La Stampa” del 4 dicembre scorso.
«In qualità di editore voglio combattere ad armi pari con le grandi aziende del mondo Internet. – ha affermato Marina Berlusconi – Da madre, mi chiedo quali prezzi dovremo pagare per le nuove opportunità offerte ai nostri figli. Da cittadina, qualche domanda sul futuro della democrazia me la pongo».
L’attacco di Marina è diretto alle “Big Five” (Apple, Microsoft, Google, Amazon e Facebook): «Se oggi sono le maggiori società mondiali per valore di Borsa, è anche perché hanno potuto operare in un contesto del tutto privo di regole».
«Google controlla nel mondo quasi il 90% dei motori di ricerca, Facebook i 66% del traffico social, Amazon è un operatore da cui non si può più prescindere… – ha ammesso la presidente di Mondadori – ma, una volta tolti editori, librai e agenti letterari, Amazon deciderebbe che cosa farci leggere. Nessuno invoca barriere. Oltre che inutile sarebbe ridicolo. Bisogna chiedere solo che le regole valgano per tutti. E magari anche uno sforzo di immaginazione, non si possono affrontare con norme vecchie di decenni fenomeni senza precedenti».
A conclusione dell’intervista, M. Berlusconi ha citato “Vita e destino” di Vasilij Grossman, dove si descrive lucidamente il regime totalitario sovietico, il sistema di terrore instaurato, la vita nei campi di detenzione, la complessa e spietata personalità di Stalin.
«Nessun paragone senza senso, – ha precisato Marina B. – ma sa perché mi torna in mente? Perché i colossi del web tendono a creare un mondo omologato, stessi gusti, stesse abitudini, stessi consumi. Grossman dice che proprio nell’unicità e nella diversità di ciascuno sta l’essenza stessa dell’uomo. Dove si cerca, invece, di cancellare varietà e differenze “la vita si spegne” ».