Ratifica ed esecuzione del Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica.
Nel corso del Consiglio dei ministri di metà febbraio 2020, riunitosi a Palazzo Chigi sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte e Segretario il sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro, è stato approvato, tra gli altri provvedimenti, il testo di un disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla criminalità informatica.
Il Protocollo riguarda la criminalizzazione degli atti di razzismo e xenofobia commessi a mezzo di sistemi informatici, ed è stato sottoscritto a Strasburgo il 28 gennaio 2003.
Il Protocollo, entrato in vigore a livello internazionale il 1° marzo 2006, consente di utilizzare gli strumenti della cooperazione internazionale anche per perseguire reati legati alla propaganda a sfondo razzistico e xenofobo, commessi attraverso sistemi informatici.
Il documento comporta un’estensione della portata della Convenzione sulla cyber-criminalità, comprese le sue concrete disposizioni di cooperazione procedurali ed internazionali, per includere ugualmente i reati legati alla propaganda a sfondo razzistico o xenofobo. In tal modo, oltre ad armonizzare gli elementi giuridici reali di tali atti, il Protocollo intende fornire alle Parti la possibilità di utilizzare i mezzi e le vie della cooperazione internazionale stabiliti nella Convenzione (STE n. 185 del 23/11/2001) in questo campo.
Il Disegno di legge di ratifica chiarisce, tra l’altro, l’ambito applicativo della normativa che punisce la propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, stabilendo che i reati previsti possono essere commessi con qualsiasi mezzo, anche informatico o telematico.
Il DdL sarà a breve presentato alle Camere per intraprendere l’iter legislativo.