Il Consiglio di Amministrazione dell’INPGI ha approvato un ordine del giorno per sollecitare il governo a trovare una soluzione condivisa per la sostenibilità del sistema previdenziale dell’Istituto.
«Il 2020 si è chiuso con un bilancio in disavanzo di 242 milioni. La scadenza del 30 giugno, termine ultimo dello scudo al commissariamento, si sta avvicinando».
Questa è la sollecitazione che il CdA dell’INPGI ha rinnovato al premier Mario Draghi per trovare una soluzione allo squilibrio strutturale dei conti.
L’Ordine del giorno
Ecco il testo dell’Ordine del giorno approvato con 14 voti a favore e 1 astenuto, nella seduta del 12 maggio 2021:
«L’Inpgi ha una riserva tecnica per pagare due annualità delle attuali pensioni e una liquidità che si sta velocemente consumando. Il 2020 si è chiuso con un bilancio in disavanzo di 242 milioni.
Il commissariamento
La scadenza del 30 giugno, termine ultimo dello scudo al commissariamento, si sta avvicinando.
Il problema dei conti dell’Istituto è strutturale e ha soprattutto a che fare con il mercato del lavoro e le sue dinamiche.
Lo squilibrio dei conti
L’Inpgi si è fatto carico negli anni dei trattamenti pensionistici e degli ammortizzatori sociali dei giornalisti, sostenendo il settore dell’editoria nella crisi più profonda che abbia mai attraversato.
A febbraio 2020, il Governo ha attivato un tavolo politico per trovare una soluzione condivisa allo squilibrio strutturale dei conti, coinvolgendo i Ministeri vigilanti del Lavoro e dell’Economia, ma al momento non risultano fissati nuovi incontri.
La riattivazione del tavolo politico
Il Cda dell’Inpgi si appella al Presidente del Consiglio, Mario Draghi, perché riattivi subito il tavolo politico, unica sede titolata, nella sua pluralità, a trovare una soluzione strutturale e condivisa per la sostenibilità del sistema previdenziale dei giornalisti italiani».
(Foto in alto: ingresso sede Inpgi, tratta da www.inpginotizie.it)